“Giunta Latini arrogante e senza visione, Bandecchi è l’occasione per Terni di cambiare passo”

“Terni ha bisogno di un sindaco competente, onesto e indipendente. E Stefano Bandecchi è l’occasione per questa città di cambiare passo”.

Cinquant’anni, dipendente del ministero della difesa, sposato e padre di un figlio, Guido Verdecchia – che ha un passato anche nel consiglio comunale di Roma – ha scelto di trasferirsi a Terni proprio dalla Capitale ed è candidato nella lista di Alternativa popolare, che sostiene la candidatura a sindaco del patron della Ternana in occasione delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi.

Che cosa l’ha spinta a candidarsi e perché proprio con Bandecchi?

“Sono entrato in corsa, sono stato io a cercare Bandecchi quando se ne è presentata la possibilità. Vivo a Terni da 13 anni e mi sono reso conto che in questa città manca attenzione. Con il treno in un’ora si può essere a Roma. L’autostrada è a 20 minuti: Terni può diventare il fulcro del mondo, ma manca una classe dirigente che faccia gli interessi della città, manca una progettualità e anche la consapevolezza che la politica si fa rendendo conto ai cittadini. Intanto però Terni si sta perdendo pezzo per pezzo: deve cambiare la mentalità perché questa città ha potenzialità incredibili. Ecco perché ho deciso di mettermi a disposizione”.

Ecco, a proposito. Quali sono secondo lei le potenzialità inespresse di Terni e che invece andrebbero stimolate?

“La domanda giusta è: perché in questi anni, nessuno ha fatto niente? Anzitutto, occorre creare i presupposti per far tornare le industrie a guardare a Terni come un’opportunità”.

E questo obiettivo come si raggiunge?

“In questo momento, abbassando le tasse a chi investe sul territorio. Ma poi sarebbe stato necessario sfruttare al massimo l’occasione del Pnrr, cosa che invece non è stata fatta. Potenziando la rete ferroviaria e quella stradale. Esiste un progetto per collegare il territorio ternano con quello della Sabina, ma resta chiuso nei cassetti. Nel nostro programma abbiamo ad esempio inserito l’idea di realizzare un parco tematico legato alla cascata delle Marmore, Marmolandia. E sa perché?”.

Perché?

“Lei conosce Valmontone? A Valmontone, che prima si conosceva soltanto perché ci si passava per arrivare alla Ciociaria, un sindaco ha avuto l’idea di realizzare un parco divertimenti. Poi un outlet. Ecco, questi due progetti hanno fatto esplodere l’economia di quel posto: il borgo si è ripopolato, sono arrivati investimenti. Noi possiamo puntare sull’industria, creando però un’industria che funzioni. Possiamo puntare sul turismo, possiamo puntare su San Valentino, magari lasciando fare a chi le cose è in grado di gestirle e svilupparle. Dobbiamo lavorare in maniera costante per essere a disposizione dei cittadini. E siamo ottimisti non perché non siamo concreti, ma perché cerchiamo soluzioni”.

Quali sono stati secondo lei gli errori più evidenti commessi in questi cinque anni dalla giunta guidata da Leonardo Latini?

“Credo che la giunta Latini abbia peccato di arroganza, che molto spesso nasconde l’incapacità. Ci sono stati troppi litigi in maggioranza ed è mancata la capacità di dialogare con i cittadini. Credo che l’amministrazione abbia fallito anche nella gestione del dissesto, basti pensare alla svendita di Asm nei confronti di Acea. Ma potrei parlare anche della gestione della centrale idroelettrica di Galleto. Il gestore genera un volume d’affari straordinario e la città ne ricava un’inezia. Basterebbe rivedere i parametri di compensazione. Ecco, c’è stata una mancanza totale di visione e ci si è piuttosto fermati alla gestione dell’ordinario”.

Perché i ternani dovrebbero darle la loro fiducia: perché votare per lei e per Bandecchi sindaco?

“Terni ha bisogno di un sindaco competente, onesto e indipendente che sappia affrontare a testa alta chi ci vuole soggiogare. I prossimi cinque anni sono fondamentali e Bandecchi può essere l’occasione per Terni di cambiare passo così come Alternativa popolare può essere una risorsa importante, da non sprecare. I ternani hanno un’opportunità storica”.