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Elezioni a Terni, fumata “grigia” sul nome per il centrosinistra. E le Stelle stanno a guardare

Riunione fiume tra Pd, Senso civico, Sinistra italiana e gli altri componenti della coalizione. Restano le distanze con il Movimento

Il “campo largo” del centrosinistra sembra avere delineato i suoi confini. E in vista delle elezioni amministrative della primavera 2023 a Terni gli schieramenti in campo potrebbero essere questi: da una parte, Partito democratico, Verdi-Sinistra, Senso civico e altre forze della Sinistra, dall’altra il Movimento 5 Stelle ed altri eventuali partner che dovessero scegliere di correre con i “contiani”.

Questo emerge almeno al termine della riunione fiume che nella mattinata di ieri, 28 gennaio, ha visto sedersi attorno al tavolo esponenti dem, della Sinistra italiana, di Senso civico e così via: una ventina i partecipanti all’incontro che si è sviluppato per quasi cinque ore. E che ha visto tutti d’accordo, o quasi, fino a che si è discusso di temi “generali”. Quando poi la chiacchierata è scesa su questioni concrete (del tipo: “Sì, ma chi lo fa il candidato sindaco..?”) allora qualche distanza in più sembra essersi fatta viva. Tra chi vorrebbe stringere il cerchio e tirare fuori un nome dal cappello e chi invece vorrebbe lasciare la patata bollente nelle mani dei temerari che dovrebbero, in prima persona, sondare le volontà dei vari componenti della coalizione. Ossia: ma se io mi candido, tu mi sostieni? Un po’ un gioco al massacro che rischia di sfilacciare un’unità non già solidissima e soprattutto di allungare i tempi visto che in mezzo ci sarà anche un congresso, quello del Pd, che potrebbe complicare le cose.

Insomma, sulla carta la volontà di andare insieme alle urne e sfidare la destra sembra esserci. In pratica qualche ostacolo da superare, e non così insignificante, ancora c’è.

Tra questi, il grosso punto interrogativo che riguarda il M5S. Assente dal confronto di ieri, il Movimento sembra destinato a fare una corsa solitaria. Ma anche qui, le domande non mancano.

Perché alle distanze che esistono già – soprattutto – con il Pd, si sommerebbero anche diversità di vedute all’interno dello stesso partito. Sembra, a proposito, che in queste ore sia stato fatto girare e poi ritirato un volantino che pubblicizza un incontro in programma il prossimo 17 febbraio sul tema delle dipendenze a cui dovrebbero partecipare i parlamentari Emma Pavanelli e Andrea Quartini, il consigliere regionale Thomas De Luca e il consigliere comunale Claudio Fiorelli che qualcuno – sempre al condizionale – vorrebbe lanciare come candidato sindaco pentastellato. Proposta che però non avrebbe raccolto l’adesione di tutto il Movimento. Da qui la decisione di soprassedere, fermare la pubblicità e – soprattutto – riflettere sul da farsi.

Anime in pena che costellano il campo largo. Mentre il tempo stringe e di cose da fare, nel frattempo, ce ne sarebbero un bel po’.

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