Elezioni a Terni, il centrosinistra ammette la sconfitta: “Una corsa che non ha premiato la nostra proposta”
Primi commenti sul mancato arrivo al ballottaggio. Kenny: “Gettati i semi di un progetto alternativo”. Fiorelli: "Campagna elettorale anomala"
A quasi metà delle sezioni scrutinate, Josè Maria Kenny e Claudio Fiorelli ammettono la sconfitta attraverso i primi commenti della giornata di elezioni amministrative a Terni. I due candidati sindaco del centrosinistra prendono così atto della distanza dai concorrenti Orlando Masselli e Stefano Bandecchi, che si avviano a giocarsi la corsa a palazzo Spada nel prossimo ballottaggio del 28 e 29 maggio.
“Prendiamo atto dell’esito di una corsa che non ha premiato la nostra proposta - ha dichiarato Kenny - escludendoci dal secondo turno. Ringrazio tutte le candidate e i candidati per lo straordinario lavoro compiuto in una situazione non facile oltre che gli elettori che hanno avuto fiducia nella nostra proposta e l'hanno sostenuta. Sentiamo comunque di aver gettato i semi di un progetto alternativo sia alle destre che ai populismi. Lo continueremo a coltivare dai banchi dell’opposizione e tra la gente. In consiglio comunale saremo un pungolo per l’amministrazione comunale, portatori delle istanze dei cittadini che hanno bisogno di risposte sul futuro della città, a partire dalla sanità e l’industria, la transizione ecologica e il decoro urbano. Saremo il megafono dei ternani e cercheremo di mettere al centro della nostra attività a Palazzo Spada tutto quello che servirà, nel ruolo che i cittadini ci hanno attribuito, per lavorare per il bene di Terni”.
Parole anche da parte di Fiorelli: “Abbiamo cercato di offrire alla città un progetto credibile in netta discontinuità con il passato. Purtroppo ci siamo ritrovati a fare i conti con una campagna elettorale anomala, dove sono state spese risorse economiche senza precedenti da un singolo candidato. Tutte le forze politiche escono con i valori percentuali stravolti rispetto al dato delle ultime elezioni politiche segno di quanto la variabile Bandecchi non renda misurabile il reale peso dei vari schieramenti per i prossimi impegni elettorali. In attesa dei risultati definitivi fin da ora intendo congratularmi con i candidati chiamati ad affrontare il prossimo ballottaggio. Noi faremo la nostra parte sempre e comunque a difesa della città. In questa campagna elettorale sono state fatte tante promesse, aspettiamo di vedere l’esito”.
Dichiarazioni anche di Thomas De Luca, coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle Umbria: “È ora di fare un'operazione verità su quanto accaduto nei scorsi mesi e che chi ha voluto la spaccatura del fronte progressista in Umbria abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e fare un passo indietro. Chi ha sbattuto la porta in faccia alla nostra proposta di Contratto per un’alleanza di governo progressista per l’Umbria ha disegnato la traiettoria che vedrà le amministrative del 2024 e le regionali come la riedizione di quanto accaduto a Terni. Le forze politiche alternative alla destra hanno perso, se fossero andate unite avrebbero vinto ovunque: questo è l'unico dato politico con cui poter leggere questa tornata elettorale. Nello scacchiere dei comuni della provincia di Perugia il centrosinistra perde Trevi e conferma 3 sindaci su 4. Terni ha aperto sempre i cicli della politica umbra e il risultato che abbiamo davanti è una partita tutta interna alla destra che vedrà l'opposizione ridotta a 4 consiglieri. Chi ci accusava di sopravvalutare Bandecchi gli ha consegnato la città senza neanche combattere, forse era questo l’obiettivo? Una Regione dove tutta la popolazione vive il disagio del disastro della sanità ma ha come unica offerta politica sul tavolo in grado di competere quella delle cliniche private, della chiusura e lo smantellamento degli ospedali. Il Movimento 5 Stelle aprirà una profonda fase di riflessione interna, avviando sin da subito la nuova rete di organizzazione territoriale ma senza cedere neanche di un millimetro”.