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Elezioni a Terni, la giornata del Movimento 5 Stelle: "La città non può essere considerata solo per fanghi e rifiuti"

Tante presenze, con qualche assenza di peso, durante la presentazione del candidato sindaco Fiorelli: "La giunta Latini ha fallito su sanità e sicurezza". Simonetti, consigliere comunale: "Qualcuno fa campagna elettorale scimmiottando le nostre battaglie"

È stata la giornata del Movimento 5 Stelle a Terni. Mentre ancora si aspettano novità e aggiornamenti sul nome che partorirà il centrodestra, riunito oggi a Perugia, i pentastellati hanno fatto la loro mossa presentando Claudio Fiorelli come candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative di maggio. Sanità, riequilibrio territoriale, ambiente, sviluppo ecomico e rapporto con Perugia sono stati alcuni dei temi toccati in sala da Fiorelli e dal gruppo consiliare del M5s, grattando solo la superficie del programma che verrà snocciolato, o almeno così è stato anticipato, in diversi incontri di avvicinamento alla tornata elettorale. "Mi presento - ha dichiarato Fiorelli - con un programma di piena rottura con il passato, per dare voce a Terni. Negli ultimi cinque anni non c'è stato un sindaco che è andato a battere i pugni per le questioni cittadine più importanti. Fondi Pnrr, piano rifiuti e sanitario a livello regionale, costruzione del nuovo ospedale di Terni, sono queste le battaglie da combattere mentre la giunta attuale non fa altro che tirare a campare". 

A proposito di sanità, Fiorelli tira in ballo la convenzione Università-Regione, tema caldo nelle ultime giornate: "È un accordo da noi bloccato. Altro che bozza, avevano già prenotato la sala per tenere la conferenza di presentazione. C'è la volontà di depotenziare due eccellenze come la cardiochirurgia e la maxillo-facciale trasformandole da strutture complesse a semplici". Il discorso di Fiorelli continua, poi, sulla questione sicurezza: "Sono stati smantellati tutti i punti di aggregazione. Altri cinque anni così non possiamo permetterceli. Sanità e sicurezza, la giunta attuale ha fallito sui due temi cardine della loro ultima campagna elettorale". In tema sanitario, strizzando l'occhio alla Capitale, Fiorelli cita anche una frase di un vecchio primo cittadino, "con Perugia se possibile, con Roma se necessario", chiudendo con un criptico "non abbiamo i milioni, ma siamo ricchi di idee".

Meno criptico, invece, Luca Simonetti, con una piccola stoccata magari rivolta al Pd per la mancata candidatura unica: "Non siamo noi ad aver fatto terra bruciata". Il consigliere comunale pentastellato continua: "Il prossimo primo cittadino di Terni dovrà confrontarsi con una governatrice che sembra sindaco di Perugia e non presidente regionale. Basta ad un sindaco di Terni che sembra più un assessore senza portafoglio del comune di Perugia. Terni non può essere al centro solo quando si parla di rifiuti e fanghi. C'è, inoltre, chi ha iniziato la campagna elettorale scimmiottando le battaglie del Movimento 5 Stelle di dieci anni fa". Piccolo riferimento al progetto sull'idroelettrico presentato da Stefano Bandecchi, candidato sindaco di Alternativa Popolare? Tutto rinviato alla prossima puntata. 

Nel frattempo, da Valdimiro Orsini (Azione), Lorenzo Carletti (Rifondazione Comunista) e l'ex sindaco Leopoldo Di Girolamo, tanti i presenti nella sala consiliare di Palazzo Spada. Prime prove di campo largo o solo semplice curiosità? Anche per questa risposta, non resta che aspettare. L'unica cosa certa è l'assenza in sala di Andrea Liberati. 

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