Elezioni a Terni, il Partito Democratico in piena fase di stallo

Oltre che nel centrodestra, il caos per le candidature a sindaco di Terni sembra aver inglobato anche il Partito Democratico. Mentre altre forze in campo si sono già mosse, a due mesi dal voto la strada verso il candidato dei Dem appare sempre più in salita. C’è, però, un filo conduttore che unisce in questo momento il centrodestra e il Pd: le decisioni in arrivo da Roma. Sponda centrodestra, il D-day per la candidatura (Latini-bis, Masselli o terza via?) potrebbe essere oggi, massimo domani. Fosche, invece, le tinte del quadro in casa Dem. 

Seppur ancora in gara, la posizione del professor José Maria Kenny sembra essersi raffreddata. Dal tornado di nomi è uscito anche quello di un altro professore, Luca Diotallevi, che contattato dalla redazione di www.ternitoday.it ha risposto con un secco “no, non mi candido”. Il nome di Diotallevi sembra essere stato accostato al prossimo candidato sindaco Dem a insaputa dello stesso professore. Impasse con possibilità d’uscita? Situazione in aggiornamento. 

Il quadro nel Pd appare più complicato che mai. La nuova segreteria nazionale guidata da Elly Schlein, uscita vincitrice dalle primarie contro Stefano Bonaccini, sembrerebbe intenzionata a spingere i Dem sempre più in orbita campo largo con il M5s, che hanno già ufficializzato e presentato Claudio Fiorelli come candidato sindaco. Accordo tecnico con vista sul ballottaggio? Il Pd nicchia. In conclusione, anche i civici e il Terzo Polo (che sembra aver virato sulla candidatura di Satino Rizzo) sono marcati da vicino dal Partito Democratico.

A due mesi dal voto, dunque, non sembra di facile lettura il cammino che porterà il Pd alla prossima tornata elettorale. L’unica cosa certa, è l’assenza a oggi del candidato sindaco.