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Elezioni a Terni, Michele Pennoni: “Confronto costante tra università, aziende ed istituzioni per garantire un progresso a livello locale”

Il candidato nella lista Kenny innovare per Terni: “I fondi del Pnrr rappresentano un’occasione che non si ripeterà mai più. O trasformiamo la nostra città o la abbandoniamo ad un declino progressivo”

Una esperienza significativa in ambito universitario, il desiderio di rimettersi in gioco a livello di politica locale e la contestuale decisione di aderire alla lista ‘Kenny innovare per Terni’. Il candidato a Consigliere comunale Michele Pennoni ha optato per un ticket, in quota Azione, condividendo con Donatella Virili la campagna elettorale.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it presenta il proprio profilo, sottolineando alcuni aspetti che ne hanno connotato la propria professionalità: “Sono nato e cresciuto a Terni, in pratica un ternano da generazioni. Al termine del percorso di studi – Scienze e tecnologie agrarie con profilo economico – ho girato per l’Umbria per motivi di lavoro, incontrando varie realtà del settore. Successivamente sono entrato all’università degli studi di Perugia, nel dipartimento di agraria. Per nove anni ho lavorato all’interno del centro di eccellenza per la ricerca sulla birra. Dopo dieci anni è stato possibile riavvicinarmi alla famiglia, dapprima ricoprendo un incarico della sede di Narni ed ora presso l’ufficio affari generali della direzione del polo di Terni”.

Il tema dell’università è piuttosto trasversale quanto dibattuto, anche in campagna elettorale. Il parere di Michele Pennoni. “Prima di entrare negli aspetti inerenti alla collocazione, i servizi connessi il focus deve spostarsi principalmente sulla missione, lo scopo da perseguire. Sento parlare con molta leggerezza sulla possibilità di creare nuovi corsi. Ricostruzioni più o meno fantasiose. Esistono procedure ministeriali da rispettare sulle quali conformarsi, in ogni ateneo”. Tornando alla mission il candidato pone la seguente domanda: “L’obiettivo è affittare più case o creare una spirale virtuosa di conoscenza prima e ricchezza poi? Occorre, a mio avviso, ragionare sulle grandi potenzialità. Dunque è possibile connettere la ricerca con importanti realtà produttive. Tuttavia il tratto fondamentale è fare in modo che lo studente, una volta laureato, rimanga a Terni scommettendo sulle potenzialità della città per collaborare con realtà produttive esistenti o magari crearne di nuove”. 

Il posizionamento delle strutture: “I corsi di medicina e infermieristica sono a numero programmato nazionale e godono di una sede adatta, prossima al nosocomio con cui interagire e fare esperienza. Su Pentima sussistono laboratori importanti che lì trovano un’ottima collocazione e che, anzi, andrebbero potenziati. Allo stato attuale sussiste una programmazione dell’amministrazione comunale per portare la facoltà di economia presso la sede di Pentima ma si potrebbe, anzi dovrebbe, ragionare anche di situazioni alternative. L’idea centrale è che l’università è comunità e va concretizzata una scelta di sede che lo realizzi. Ci sono varie ipotesi a riguardo. Fondamentale è che vanno erogati ai ragazzi servizi di alto livello, a partire dal trasporto pubblico attualmente poco adeguato alle loro esigenze”.

Come anticipato in precedenza per medicina ed infermieristica i corsi sono a numero programmato nazionale. Diverso il discorso per gli altri: “Su economia sussiste un bacino di studenti provenienti da fuori provincia. Per ingegneria segnalo grandi sforzi profusi dal team di docenti che guidano i corsi di laurea per rilanciare e potenziare l’alta formazione proposta e le iscrizioni. I risultati si iniziano a vedere. Occorre peraltro fare in modo che ci sia un dialogo costante tra università, aziende e istituzioni per remare tutti dalla stessa direzione, garantendo un progresso declinato a livello locale. Un discorso similare vale anche per ottica ed optometria corso con ottime potenzialità”.

Il rapporto con la politica attiva: “Mi sono avvicinato quasi per caso, coinvolto da amici alla soglia dei trent’anni. Talvolta capitava di seguire le dirette del Consiglio comunale, puramente da spettatore. Poi mi ci sono ritrovato dentro, fino al punto di sentire l’impulso di partecipare e non lasciare la città in balia della corrente. Dopo un turno nel quale ho preferito non candidarmi ho nuovamente sentito il bisogno di propormi per cercare di ribaltare un declino che purtroppo è nei fatti. Ci sono le possibilità per invertire la rotta".

Secondo Michele Pennoni: "I fondi del Pnrr rappresentano un’occasione che non si ripeterà mai più. O trasformiamo la nostra città o la abbandoniamo ad un declino progressivo. Pertanto - conclude -reputo che in questa tornata elettorale agli elettori spetterà individuare l’offerta politica che più concretamente realizzi un passaggio della città in un’epoca moderna fatta di sostenibilità effettiva, innovazione concreta, amministrazione, urbanistica e nel sostegno alla produzione e nei servizi”.

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