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“Terni ha ereditato uno sfascio, ma sta cambiando. Dalla sinistra solo critiche isteriche”

Matteo Salvini in città per l’inaugurazione della nuova sede della Lega che accoglie il sindaco di Polino, Remigio Venanzi. Il senatore: quello dell’acciaio è un tema fondamentale, basta con gli squali che spolpano le nostre aziende

“Tifiamo per vedere quanto prima Ternana-Milan”. Magari, nel nuovo stadio di Terni, “una città che sta cambiando e sulla quale stiamo investendo molto”.

Parola di Matteo Salvini, senatore e segretario federale della Lega, arrivato in città questa mattina – 6 maggio – per l’inaugurazione della nuova sede del carroccio all’interno della galleria del Corso. Assieme a lui, il segretario regionale del partito, Virginio Caparvi, e quello provinciale, Nico Nunzi. Oltre al nuovo “acquisto” della Lega, ossia Remigio Venanzi, primo cittadino di Polino. “I sindaci – dice il senatore – sono più importanti dei parlamentari e dei senatori, perché sono antenne sul territorio, sono ossigeno”. “Nella Lega – gli fa eco Venanzi – ho trovato un riconoscimento di valori comuni e un profondo rispetto per la cultura del lavoro e del fare. Ora, dobbiamo lavorare anche per recuperare la cultura delle aziende come bene comune – dice ancora riferendosi ai dossier Ast e Treofan – e per realizzare una anagrafe delle aziende italiane strategiche”.

Matteo Salvini a Terni inaugurazione sede Lega

Anche Salvini, durante la conferenza stampa, fa alcuni passaggi sia sulla vendita di Ast che sul futuro di Treofan. “Il tema dell’acciaio è fondamentale – spiega il senatore – Non si può svendere il nostro acciaio che è essenziale per un Paese industriale”, sottolinea insistendo sulla possibilità che il Governo eserciti la golden power, ossia metta un “limite” alla presenza di aziende straniere in quelli che sono asset strategici per l’economia del Paese. Soprattutto, nel caso in cui si tratti di “squali che spolpano e lasciano solo la lisca”, come accaduto per Treofan, con tutte le conseguenze del caso fra ammortizzatori sociali bloccati, sequestri della guardia di finanza e indagini penali: “Ci sono 130 famiglie che meritano dignità”.

La parte centrale del suo intervento è però dedicata al futuro prossimo di Terni, dove giunta e maggioranza di centrodestra “hanno ereditato lo sfascio” ma stanno lavorando “per cambiare”.

Salvini cita dunque “nuovo ospedale, nuovo stadio, nuovo palasport” e mette nel mirino le “critiche isteriche della sinistra”, frutto di una “mentalità statalista che è stata spazzata via dagli umbri”. “Se ai soldi pubblici si aggiungono gli investimenti dei privati, che male c’è?”, dice riferendosi al progetto di finanza che dovrebbe consentire di mettere in piedi il nuovo Santa Maria.

“Il passaggio a Terni è sempre portatore di buone cose. Ho scelto di ripartire da qui, dopo questa pausa lunga, perché su questa città stiamo investendo molto”. Un passaggio a Palazzo Spada e poi alla Treofan, prima di una tappa a Spoleto e poi il ritorno a Roma, dove si sta discutendo il decreto sostegni bis.
“Se ti tiri fuori dal Governo perché è più comodo, puoi manifestare, protestare e poco di più. Ma solo se ti prendi l’impegno, puoi incidere sulle decisioni”. A buon intenditor…

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