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Incendio a Sabbione, le reazioni politiche: "Così non si può più andare avanti"

Consiglieri comunali e regionali intervengono dopo il rogo a vocabolo Sabbione, a otto giorni di distanza da quello alla Ferrocart, distante solo pochi chilometri

Dopo il nuovo incendio nella zona industriale di Terni, si scatenano le reazioni politiche. 
A Terni un disastro ambientale dopo l'altro - scrive il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle - altro che sadismo: il sindaco e la sua giunta se ne devono andare. Il quarto rogo in due anni, il secondo in dieci giorni. Cittadini evacuati dalle loro case, lavoratori che hanno dovuto abbandonare il posto di lavoro per mettersi in sicurezza. Se qualcuno ha ancora dei dubbi sull'inadeguatezza di questa giunta è ora che se lo tolga. Non siamo disposti ad accettare ulteriori speculazioni e congetture. Di fronte a questo ennesimo disastro ambientale e all'incapacità di dare risposte non c'è da fare polemiche inutili, c'è solo da chiedere con fermezza e una volta per tutte le dimissioni del sindaco e della sua giunta. A Terni ormai la situazione ambientale è allo sbando. Non è possibile assistere passivamente a un rogo alla settimana. I polmoni dei ternani e la loro salute non possono essere in balia dell'approssimazione messa in campo durante questa legislatura. I giornali dicono che è stato necessario l'arrivo da Perugia del carro schiuma. Quindi nemmeno questo strumento è mai stato presente in una città che ha le attività che ha? Tutto questo mentre aspettiamo ancora i dati sulle diossine sprigionate dopo il rogo della Ferrocart. Come forze di opposizione siamo stati etichettati dalla vicesindaca con delega all'ambiente come sadici, solo per aver avuto il coraggio di dire che quello che sta accadendo a Terni non ha nulla di normale. Purtroppo a non amare la nostra città è chi non si accorge della gravità della situazione, dei drammi che colpiscono intere famiglie. Non è normale che Terni si stia trasformando in un inceneritore diffuso dove i roghi si susseguono in modo inquietante ed incontrollato a cadenza settimanale. Il sindaco e la sua giunta se ne devono andare".

"L'incendio odierno - spiega Alessandro Gentiletti, di Senso Civico - in base a quanto riferisce la stampa, pare riguardi una azienda privata e pare non coinvolga il ciclo di smaltimento rifiuti. Resta un fatto inquietante e angosciante, visto l'incendio di dieci giorni fa, ma è cosa diversa. Ritengo doveroso sottolinearlo e cosi chiarire perché rivendico le contestazioni politiche fatte al comune dieci giorni fa e ritengo premature quelle di oggi. È giusto che siano verificate le cause che lo hanno generato. È giusto che sul territorio ci sia massima allerta e attenzione. Come fatto in Consiglio così ora ho sollecitato nuovamente il sindaco ad intervenire con una ordinanza in via cautelare e preventiva, decisione che io avrei preso , dopo aver informato rapidamente le altre istituzioni coinvolte. Capisco l'ansia di tante famiglie e lavoratori che mi stanno scrivendo e mi auguro il sindaco proceda con la celerità che mi ha garantito. All'azienda coinvolta, ai suoi lavoratori, così come a tutte le aziende limitrofe, ai loro lavoratori e a tutti i cittadini, la mia vicinanza.

"Cosa sta accadendo a Terni - si chiede Fabio Paparelli, consigliere regionale del Pd - da un anno a questa parte? Che dice il vice sindaco, che dicono i vari consiglieri regionali leghisti esperti di ambiente? Sempre tutto casuale ed usuale? Credo sia urgente ed ineludibile che il Prefetto intervenga e prenda in mano la situazione, anzitutto chiedendo conto e monitorando le condizioni di sicurezza degli impianti produttivi cittadini a rischio e valutando attentamente gli accadimenti".

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