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Indennità Covid alla polizia locale di Terni, i sindacati: dubbi sulle risorse

Il consiglio comunale approva il riconoscimento economico per il servizio reso durante l’emergenza Coronoavirus. Le organizzazioni dei lavoratori: come si intende finanziare la misura? Gentiletti (Senso civico): l’amministrazione faccia chiarezza

Votata l’indennità, bisogna trovare le risorse. Giovedì scorso, il consiglio comunale di Terni ha adottato - con 20 voti favorevoli e 13 astenuti - l’atto di indirizzo presentato dal gruppo di Fratelli d’Italia che richiede al sindaco e alla giunta di riconoscere a tutti gli agenti di polizia locale che durante il periodo dell’emergenza Covid hanno svolto servizi esterni il massimo dell’indennità prevista. L'indennità per le attività esterne è attualmente corrisposta agli agenti per un importo di 3 o 4 euro, ma la contrattazione collettiva di settore la prevede fino ad un massimo di 10 euro.

Ventiquattro ore dopo il voto a Palazzo Spada, Cisl Fp e Cgil Fp hanno protocollato una richiesta di chiarimenti indirizzata a sindaco, assessore e ufficio risorse umane in funzione del fatto che “detta indennità è materia di contrattazione integrativa, finanziata, ad oggi, attraverso il fondo di produttività collettiva che trova nella dialettica sindacale unitamente alla delegazione con mandato di parte pubblica, la sua sintesi. Nella scaletta delle priorità e competenze del consiglio comunale – rilevano i sindacati - appare singolare fare proprie questioni che appartengono ad altri tavoli”.

La questione sollevata dai sindacati non soltanto di natura politica e di relazioni sindacali, ma tecnica. “Nella contrattazione sindacale del 2019 è stato proposto di finanziare detta indennità con i proventi del 208 del codice della strada, come consentito da apposito pronunciamento Aran. La delegazione di parte pubblica ha negato detta possibilità, confermata dalla parte politica presente al tavolo nella figura dell’assessore al personale Sonia Bertocco, esprimendo una contrarietà da noi considerata assolutamente immotivata”.

In sintesi, come spiega Gian Mario Ventura della Cisl Fp, “va chiarito con quali risorse si intende finanziare questa misura visto che, lo stato di dissesto in cui si trova il Comune di Terni, non sembra consentire di poter utilizzare i fondi derivanti dalle sanzioni al codice della strada”. Questo potrebbe significare che le risorse dovrebbero essere attinte dal salario accessorio e quindi dal fondo a disposizione di tutti i dipendenti comunali. “Giustissimo riconoscere questa indennità al personale della polizia locale – rileva poi Ventura – ma allora, una forma di indennità dovrebbe essere assegnata anche a tutto quel personale che, allo stesso modo, è stato impegnato in questa fase di emergenza. Penso ad esempio ai servizi sociali, molto impegnati per la gestione dei buoni spesa…”.

Sul punto interviene anche Alessandro Gentiletti, capogruppo di Senso civico in consiglio comunale, con una interrogazione urgente con la quale chiede a sindaco, giunta e assessore competente di “conoscere da dove saranno presi i fondi per far fronte a tale aumento di spesa. In particolare - scrive il capogruppo di Senso civico a Palazzo Spada - occorre sapere se saranno presi dal salario accessorio e quindi sottratti ad altri istituti o se sarà aumentato il predetto fondo”.

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