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Terni, Maria Grazia Proietti ‘regina’ delle preferenze: “Campagna elettorale ecologica e a basso costo. Successo inaspettato dedicato a mio figlio”

La candidata del Pd ha ottenuto ufficiosamente 656 preferenze: “Sanità, lavoro e scuola i problemi reali da affrontare. Sogno una città inclusiva, pulita e sicura”

Una combinata di successo per il Partito democratico, a livello di preferenze. La candidata Maria Grazia Proietti ha infatti ottenuto 656 consensi, emulando così il suo collega Francesco Filipponi che ha raggiunto quota 934. Nella speciale classifica dei più votati occupano il primo e secondo posto assoluto, in una tornata elettorale che ha visto il candidato sindaco indicato dal Pd non rientrare al ballottaggio. E' la seconda volta consecutiva che accade, dopo il 2018.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it la ‘regina’ delle preferenze Maria Grazia Proietti racconta i passaggi antecedenti al voto: “Un successo inaspettato – tiene a precisare – poiché è la prima volta che partecipo alle elezioni amministrative, pur essendo iscritta dal Pd da quando è nato. Sono rimasta fedele, mai ho pensato di cambiare casacca. Ho trovato le risposte, a livello politico che ho sempre cercato anche e soprattutto a livello di ideali detenuti”.

Gli impegni: “Nel 2013 ho assunto il ruolo di presidente dell’assemblea comunale, dedicandomi poi soprattutto al forum della sanità, essendo anche medico di professione. Quando è arrivata la chiamata del segretario non potevo rifiutare. La forte spinta è arrivata nel vedere una sanità molto diversa, rispetto a quella che è stata costruita. I professionisti sono eccellenti, tuttavia è l’organizzazione – a livello territoriale – da rivedere. Una operazione di servizio con la propensione ed il desiderio di mettere a disposizione della città le competenze assimilate e maturate nel tempo”. Non solo sanità: “Abbiamo chiuso la campagna elettorale con i lavoratori della Tct in protesta. Infine anche la scuola merita maggiore attenzione, anche se è piuttosto istituzionalizzata come tematica. Sogno una città più felice, e lo dico senza retorica. Una città che diffonda più cultura, servizi ai cittadini, inclusiva, sicura e che sappia dimostrare la propria bellezza anche al di fuori dei nostri confini. La questione dell’inclusione lavorativa – aggiunge – deve essere affrontata in modo serio”. 

Una campagna elettorale piuttosto particolare: “Ecologica e a basso costo – tiene a precisare Maria Grazia Proietti con comprensibile orgoglio – in virtù di qualche santino fatto stampare e degli aperitivi conviviali organizzati in casa. In fondo – sorride – con un salone ampio è stato possibile. Ho incontrato tante persone ed agli amici ho chiesto di invitare anche loro amici che magari non conoscevo, altrimenti il rischio è quello di parlarsi addosso e non far conoscere le proprie idee al di fuori della propria cerchia. Niente benzina e poca carta utilizzata”. E le tante vele in giro per la città?: “Sono mute, silenti. Meglio essere presente al gazebo e parlare direttamente con la gente. Ho avuto il piacere, ad esempio, di confrontarmi con i tanti frequentatori abituali di largo Villa Glori, dove era posizionato il nostro”.  

Una riflessione sul voto: il Pd tiene botta, risultando il secondo partito più votato. Il candidato a sindaco resta fuori dal ballottaggio, ed è la seconda volta che accade: “Nessuno si salva da solo ed andando piano si va sicuramente lontano. Purtroppo – afferma – si è verificato una sorta di corto circuito. Il segretario Spinelli si è speso tantissimo, ha fatto tante riunioni poiché era logico andare insieme e cercare di creare il cosiddetto campo largo. Tuttavia il Movimento cinque stelle ha fatto prima di noi, compiendo una sorta di passo in avanti”. Due le possibili soluzioni evidenziate da Maria Grazia Proietti: “Vere primarie di coalizione o soluzione condivisa da trovare in modo concertato”. Non è andata così. “A me non consola affatto di essere il secondo partito dietro Fratelli d’Italia. Abbiamo praticamente mantenuto il consenso. Pertanto è doveroso porsi una domanda: chi saranno i nostri compagni di viaggio dato che da soli, forse, non ce la facciamo?”.

Una particolare dedica: “Ho deciso di reinvestire tutti i proventi che ho risparmiato, durante la campagna elettorale per destinarli alle persone che hanno più bisogno. Questa bella affermazione è dedicata a mio figlio, lui è emozionato quanto me. Il santino aveva uno sfondo blu ovvero il colore che evoca la giornata della consapevolezza sull’autismo. È il nostro colore. Lo slogan che m’ha accompagnato in queste settimane è il seguente. “Mamma in fondo c’è sempre un arcobaleno. Stringi forte i denti che ce la faremo”. Le nostre giornate – conclude – devono avere sempre i colori dell’arcobaleno. Lo porterò con me in Consiglio comunale e sono sicura che ne sarà felicissimo”.

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