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Terni, Massimo Spernanzoni: “Una piccola azienda divenuta tra le realtà più importanti grazie alla vicinanza con i clienti”

Il candidato della lista Fiorini per Terni: “La città è rimasta nell’ombra, nonostante la capacità di saper accogliere ogni singolo visitatore”

Una lunga storia imprenditoriale alle spalle per Massimo Spernanzoni, capolista di ‘Fiorini per Terni’ in supporto del Consigliere comunale uscente. Correva il 1988 quando, insieme ad altri professionisti, decise di acquisire la Amerino Fonti di San Francesco per poi apportare una serie di migliorie in sequenza, concordate naturalmente con gli altri protagonisti di tale percorso.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it l’imprenditore ricalca i passaggi significativi della storia professionale: “Abbiamo acquisito l’azienda, portandola ad essere una delle prime acque minerali più vendute e conosciute della Regione e del centro Italia, andando anche a costruire un nuovo stabilimento. L’acqua – ricorda – è un prodotto poverissimo, inodore, incolore ed insapore ed è uno dei pochi in regime di concorrenza perfetta. Pertanto sono i dettagli a fare la differenza, soprattutto in ottica di investimenti mirati di marketing. Il prodotto finito deve rasentare la perfezione in ottica di massima competitività”.

La crescita imprenditoriale: “Provenivo da piccole esperienze pregresse, nel settore dell’immobiliare. Una volta iniziata la nuova avventura ho ricoperto il ruolo di Ad fino al 2004, restando nel board del gruppo Sangemini, dopo l’acquisizione, fino al 2009. Entrare in una piccola azienda, costruirla e lanciarla sul mercato, nonostante le risorse limitate iniziali. Dalle cinque persone che vi lavoravano all’interno riuscimmo a passare ad una trentina, computando anche l’indotto. Siamo stati capaci di arrivare in alto, a livello di produzione, tra i primissimi”. In che modo?: “Costruendo dei rapporti di fidelizzazione con i clienti, stando vicino alle persone. La logistica ed i trasporti sono un punto focale. Il raggio d’azione era infatti contingentato intorno ai 100 chilometri. Tutto ciò garantiva un servizio celere, puntuale, al massimo della competitività”.

I rapporti umani al centro: “I rappresentanti erano molto attaccati ai clienti, capaci di costituire delle relazioni di amicizia, fiducia. Se ti avvali di persone che sanno vendere con passione e competenza, il resto viene da sé. Il posizionamento dell’acqua nelle catene di distribuzione aiuta ulteriormente. Se è a portata di mano del fruitore riesci appieno nel tuo lavoro di far conoscere, veicolare il brand. Infine la pubblicità che deteneva costi molto alti ci ha aiutato ad uscire, seppur parzialmente, nel raggio d’azione concertato e presentarci sul mercato nazionale. Lo stabilimento ad Acquasparta era davvero strategico, a pochi passi dall’imbocco della E45. Insomma tanti punti di forza che portarono l’Amerino ad essere una delle realtà più importanti a livello regionale e del centro Italia”.

La discesa in campo: “Ci confrontiamo da almeno dieci anni con Emanuele Fiorini. Un rapporto di amicizia consolidato nel tempo. E’ un ragazzo favoloso che può detenere dei valori importanti come onestà e trasparenza. Vuole il bene della città e non ha interesse personali. Personalmente non mi sono mai occupato direttamente di politica. Quando chiama un amico non si può mai rifiutare. L’ho supportato cercando di indicargli i punti di forza e debolezza del nostro territorio e della campagna elettorale. Può contare su tanti amici che credono in lui. Ho accettato questa sfida per mettere a disposizione conoscenze, competenze ed esperienze con il desiderio di risollevare una città, rimasta trent’anni indietro”.

Molteplici le questioni monitorate: “Terni è rimasta nell’ombra, nonostante la capacità di saper accogliere ogni singolo visitatore. E’ divenuta quasi di passaggio e, rispetto ad altre località dell’Umbria, è meno conosciuta ed attenzionata. Quasi 1000 persone ogni anno decidono di lasciarla per tentare fortuna altrove. Il territorio così si sta impoverendo a vantaggio di altri. La sanità non funziona, la macchina burocratica del Comune inefficiente ed il rischio di avere un nuovo commissario è molto alto, lo voglio evidenziare in anticipo. Infine non ci sono le attenzioni necessarie per i giovani, tra formazione e figure professionali spendibili”. Perché votare Emanuele Fiorini?: “Un uomo di verità, vitalità e di amore per i cittadini di Terni.

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