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Elezioni a Terni, Federica Burgo e Jacopo Borghetti: “Organizzare la migliore resistenza cittadina verso chi è contiguo alla destra”

Intervento di Federica Burgo e Jacopo Borghetti: “La chiusura del ciclo dei rifiuti con l'incenerimento è in contraddizione con le direttive comunitarie e rischia soltanto di appesantire il nostro territorio”

Una nuova lista a supporto di Claudio Fiorelli, candidato a sindaco del Polo alternativo. Il consigliere comunale uscente infatti potrà contare sul sostegno del Movimento cinque stelle ternano, di cui ne fa parte integrante, di Bella Ciao e Terni Conta. All’interno di quest’ultima trovano spazio Federica Burgo e Jacopo Borghetti i quali spiegano i motivi della loro discesa in campo: “Abbiamo scelto di candidarci, per organizzare la migliore resistenza cittadina verso chi è contiguo alla destra che finora ha governato e vuole portare la restaurazione in città”.

Entrambi sono: "Orgogliosamente oppositori di una politica di retroguardia che punta sull'incenerimento" e dichiarano di leggere con preoccupazione: “Le affermazioni del segretario regionale di Azione, nuovo alleato di Sinistra Italiana ed Europa Verde, che ha dichiarato di sostenere il candidato sindaco Josè Maria Kenny e non aver voluto il campo largo perché le proposte del polo alternativo sull'inceneritore sono opposte a quelle del loro schieramento. Le proposte di difesa ambientale – sottolineano - del candidato Fiorelli, a cui lo schieramento che sostiene il professor Kenny si oppone, sono anche le nostre e fino a ieri di molti che oggi evidentemente hanno cambiato idee. Una sinistra moderna e alternativa, come scrivemmo cinque anni fa nel programma elettorale che ci vide già allora candidati con Senso civico, e dimostrato nelle battaglie di questi cinque anni, riparte dall'economia circolare, dalla valorizzazione della raccolta differenziata e dalla tutela dei beni comuni, a partire dalla nostra municipalizzata ASM”.

Ed ancora: “La chiusura del ciclo dei rifiuti con l'incenerimento è in contraddizione con le direttive comunitarie e rischia soltanto di appesantire il nostro territorio, già sovraccarico, avvantaggiare i privati e sprecare il lavoro che fin qui è stato fatto. Capiamo ora l'atteggiamento del Partito democratico locale sulle operazioni di privatizzazione prima della SII e poi di Asm, così come l'esigenza di far saltare ogni possibilità di trattativa di convergenza su un candidato unico. Le democratiche e i democratici di Terni – concludono Burgo e Borghetti - le donne e gli uomini di sinistra, ora comprendono appieno la nostra scelta, dopo aver lavorato duramente per l'unità del campo progressista. C'è bisogno anche di una loro scelta netta e chiara, mobilitarsi perché si affermi una opzione veramente alternativa, caratterizzata da discontinuità".

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