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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Piano qualità dell’aria, il M5s: “Screening per la popolazione e stop ampliamento per incenerimento”

Il consigliere regionale Thomas De Luca presenta gli emendamenti introdotti dal Movimento nel nuovo Piano della qualità dell’aria adottato dalla Regione

“Ci sono voluti cento nostri emendamenti, ma oggi siamo davanti a una rivoluzione, possiamo dirlo”. Thomas De Luca esulta a Palazzo Spada, nella conferenza stampa di presentazione degli emendamenti approvati dal Movimento Cinque Stelle nell’ambito del Piano regionale della qualità dell’aria, appena approvato in Regione. Un piano che ha preso in considerazione anche le modifiche indicate dal Movimento. 

VIDEO - INTERVISTA DE LUCA

“Adesso abbiamo una pietra da cui partire”, spiega De Luca affiancato dai consiglieri comunali Valentina Pococacio e Claudio Fiorelli. Tra i documenti approvati, viene introdotta la possibilità di uno screening più rapido ed efficace per la popolazione locale, la necessità di portare avanti studio eziologici che mettano in relazione i problemi ambientali con quelli relativi alla salute, e l'impossibilità di ampliare gli impianti di combustione dei rifiuti oltre i 3 megawatt. "Proprio su questo punto - ha spiegato De Luca - nel corso della discussione istituzionale c'è stato anche il classico intervento di una manina, che ha tentato di togliere questo vincolo relativamente al piano dei rifiuti. Quelle approvate tramite i nostri emendamenti sono misure che rappresentano un punto di partenza molto importante per noi, che nel corso dell'analisi del Piano regionale della qualità dell'aria abbiamo presentato cento emendamenti, ma soprattutto per la popolazione". 

"E' impensabile - ha spiegato il consigliere Fiorelli - non prendere in considerazione il fatto che Terni, per la sua conformazione morfologica, possa avere problemi ambientali, anche in virtù del suo passato e presente industriale. Finalmente, dopo anni di negazionismo ambientale, siamo arrivati a un punto di svolta da cui poter ripartire". "Fino ad oggi - ha detto Pococacio - non abbiamo mai avuto certezze da questo punto di vista: le amministrazioni locali sono andate avanti sempre con ordinanze che hanno cercato solo di evitare le sanzioni, senza incidere particolarmente. Penso all'ordinanza dei caminetti, che non sempre ha avuto gli effetti sperati". 

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