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Piastra logistica Terni-Narni, uno snodo da cruciale per l’economia del territorio: “Completarla porterebbe nuovi posti di lavoro”

Il Movimento Cinque Stelle presenta un atto di indirizzo: “Valorizzarne la struttura come postazione di scambio intermodale per la zona sud della stessa regione”

Doveva essere una delle infrastrutture di riferimento per l’economia dell’Umbria meridionale. Attualmente, però, la piastra logistica sull’asse Terni-Narni attende di essere ultimata. Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, a tal proposito, ha presentato un atto di indirizzo impegnando sindaco e giunta: “Ad intervenire presso la Regione Umbria per sollecitare il completamento della tratta di giunzione ferroviaria facente parte della piastra logistica e valorizzarne la struttura come postazione di scambio intermodale per la zona sud della stessa regione”.

Strategicità della piattaforma

Collocazione favorevole. È il primo aspetto sul quale ragionare per inquadrare la rilevanza della piattaforma. Come ricordano i pentastellati: “Passa da qui la possibilità di sviluppare una rete di trasporti che alleggerisca il traffico dentro la conca ternana e che dunque agevoli le imprese e sostenga l’ambiente”. Inoltre, alla finalità, consentirebbe: “Di abbattere una parte consistente di polveri sottili”. Il secondo, sempre rientrante nel posizionamento, riguarda la strategicità poiché inserita nel cuore dell’asse ferroviario Orte-Falconara e facilmente raggiungibile anche per chi utilizza arterie come la E45 o l’autostrada del Sole.

Tuttavia, come ricordano i consiglieri: “Ad oggi manca il “cuore” della base, ossia il “terminale intermodale della base logistica, in posizione pressoché parallela alla linea ferroviaria dalla quale è prevista la diramazione sia in direzione di Orte che in direzione di Falconara, mediante il posizionamento di una coppia di deviatoi, rispettivamente nel binario pari ed in quello dispari in ciascuna delle due direzioni”. Il completamento, oltre ai vantaggi già menzionati, aprirebbe anche a nuove opportunità lavorative: “La disponibilità di piastre logistiche pienamente funzionali ha permesso in zone come Passo Corese l’inserimento di portatori di interesse economico del livello di Amazon che hanno portato 2.000 nuove posizioni lavorative”.

Se ne era parlato anche durante un sopralluogo avvenuto nel febbraio 2019 – presenti tra gli altri l’ex assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche, Leonardo Bordoni – prima dell’intervento della Regione nel febbraio 2020. In quel frangente venne elaborato un bando legato alla concessione del magazzino esistente.

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