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Un post del sindaco Leonardo Latini scatena la bagarre: le reazioni

La vicenda riguarda nazionalità dell’assassino del carabiniere Mario Rega Cerciello avvenuta a Roma nei giorni scorsi. "Bastava modificarlo" sottolinea Francesco Filipponi del Pd

La bagarre si è scatenata sulla nazionalità dell’assassino del carabiniere ucciso a Roma, come se cambiasse qualcosa ai fini della tragedia inspiegabile che si è consumata nei giorni scorsi. Una polemica che è stata innescata a livello nazionale ed arrivata anche a Terni dopo un post su facebook del sindaco Leonardo Latini

Il post del sindaco Leonardo Latini

“Dopo il ferimento del carabiniere a Terni, un altro episodio ancor più grave è avvenuto a Roma. Il vice brigadiere Mario Rega Cerciello è stato ucciso a 35 anni mentre svolgeva il proprio lavoro, colpito con sette coltellate da un nordafricano nel centro della Capitale. Esprimo vicinanza all'Arma dei Carabinieri e condoglianze alla moglie e alla sua famiglia. Mi auguro che gli assassini vengano presto catturati e assicurati alla giustizia!”.

Al commento del primo cittadino ha risposto Giacomo Leonelli, eletto consigliere regionale nelle file del Partito Democratico: “Ecco cosa accade nel Comune più grande dell’Umbria a guida Lega e cioè a Terni. Che il sindaco in persona e l’assessore – riferendosi ad un altro post di Valeria Alessandrini - impazienti di fomentare a fini propagandistici un fatto di cronaca, seminino subito odio razziale per poi prendere una gigantesca cantonata. Vergognatevi. Non solo siete intimamente razzisti, ma non vedete l’ora di dimostrarlo in ogni occasione fregandovene altamente della funzione istituzionale che ricoprite. 
Questa è la verità, ed è giunta l’ora di raccontarla senza grandi giri di parole”.

Botta e risposta Gentiletti vs Melasecche

Sempre su facebook, ormai teatro di accesi botta e risposta è arrivato il commento di Alessandro Gentiletti (Senso Civico): “Che il sindaco e la sua giunta fossero commissariati lo sapevamo. Che diventino gli avatar telecomandati di un videogioco non è accettabile. Soprattutto quando il gioco "si fa peso e tetro". Mi riferisco anche io ai post di accuse ad un inesistente nordafricano per l'omicidio del carabiniere a Roma comparsi sulla bacheca del nostro sindaco e di alcuni esponenti della sua giunta. Quando si dovranno affrontare problemi cruciali per la città, come gli impianti di incenerimento, i ternani non possono accettare che le decisioni siano affidate ad un algoritmo”. La risposta dell’assessore Enrico Melasecche poco sotto: “Il problema di una certa sinistra non è più la difesa della legalità e della sicurezza dei cittadini e la fermezza di uno stato giusto ma l’esegesi paranoica delle parole del proprio avversario politico. Fino a quando l’opposizione di sinistra continua su questa strada chi governa, a Roma o a Terni, o tra poco a Perugia, avrà praterie davanti perché i cittadini non accettano più che i lavoratori delle forze dell’ordine debbano subire quando va bene sputi e insulti, quando va male coltellate o revolverate o pagando con la vita la responsabilità di una sinistra che li ha relegati al ruolo imbelle di carne da macello di una macro e microcriminalità che li irride e li colpisce. È venuto il momento di ristabilire regole e ruoli. E chi vuol alzare polveroni continui pure così”

Il capogruppo Pd Francesco Filipponi ha condiviso un post con le parole del sindaco e dell’assessore aggiungendo: “Non nel mio nome. Dove ci state portando?”. All’interno delle reazioni chi gli faceva notare che era stata una notizia appresa e riportata da diversi media lo stesso Filipponi ha osservato: “Bastava semplicemente modificare il post. Chi avrebbe disturbato?”

Il senatore Pd Leonardo Grimani a riguardo: "Leggo post indegni del sindaco di Terni e dell'assessore Alessandrini. Mai vista una cosa del genere ovvero che figure istituzionali di primo piano utilizzino informazioni false per campagne di odio di stampo razzista
Chiedano scusa immediatamente"

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