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Stadio e clinica, il sindaco: “Un’occasione per ripensare una parte importante della città che porterà lavoro e sviluppo”

Dibattito in consiglio comunale, Latini: progetto di ampio respiro e sulla sanità privata è necessario un riequilibrio. Cecconelli (Fd’I): “Chi ha potere di decidere è la Regione, li potrebbero verificarsi delle opposizioni trasversali. Come ternani dobbiamo combattere per rivendicare un diritto della nostra città”

Stadio e clinica, si deve fare. La voce che si alza compatta dalla maggioranza di centrodestra dopo il dibattito in consiglio comunale sul progetto presentato dalla Ternana calcio è questa: si tratta di un’opera importante per Terni e porta con sé la prioritaria questione del riequilibrio territoriale, in modo particolare per quanto riguarda la sanità privata in convenzione.

La discussione sulla richiesta di convocazione di un consiglio straordinario è stata dunque occasione per la colazione che sostiene il sindaco Lenardo Latini di ribadire la validità del progetto stadio, a cominciare proprio dal primo cittadino che ha parlato di “iter particolarmente serrato per arrivare alla dichiarazione di pubblico interesse. Il termine per la ricezione dei pareri preliminari è il 26 aprile”.

“Per la città di Terni è un progetto di amplissimo respiro che va ad innestarsi nella città dello sport, con le piscine dello stadio e il palasport. Costituirebbe un polo attrattivo di grande rilevanza, un polo polifunzionale, con il palasport multifunzionale. Un vettore di sviluppo per il nostro territorio grazie a strutture a poche decine di metri dal raccordo autostradale e dalla stazione ferroviaria. L’occasione è utile anche per ripensare una fetta molto consistente di città, con il palasport si sistemeranno 10 ettari di tessuto urbano, con lo stadio altri 10. Terni quindi proiettata in una dimensione innovativa, moderna” che genera un “profondo interesse da parte del Comune”.

“Il progetto – ha aggiunto Latini - poggia sulla clinica privata. L’amministrazione comunale punta alla realizzazione del nuovo ospedale di Terni, quale struttura strategica per i cittadini e per il territorio. La sanità pubblica rimane strategica, ma questo non vuol dire che nel nostro territorio possa esserci una clinica privata parzialmente convenzionata. La convenzione parziale con la Regione lascia intendere una struttura nel complesso di alta qualità proprio per essere competitiva. Terni avrebbe così un nuovo ospedale, una clinica privata e un nuovo stadio, una situazione di grande attrattività per Terni, tutto questo vuol dire posti di lavoro”.

“Il percorso non è semplice – ha ammesso il sindaco - in quanto la situazione della sanità regionale necessità di un riequilibrio dei posti in convenzione. La posizione baricentrica di Terni merita massima attenzione, in quanto è una città che può offrire servizi di alto profilo, soprattutto sul versante della salute. La procedura clinica privata e stadio è nuova, ha elementi da approfondire, ma questo non ci deve far spaventare, questo è un percorso comune per il bene di Terni. Giusto far esprimere sul percorso di interesse pubblico il consiglio comunale. Saremo dei pionieri”.

L’assessore ai lavori pubblici, Benedetta Salvati, ha rammentato anche in questa sede l’iter procedurale che si concluderà “entro metà di maggio con la dichiarazione dell’interesse pubblico”.

L’assessore allo spor Elena Proietti, ha invece rilevato che “Gli stadi di proprietà in Italia sono solo 5, in tutta Italia ci sono due miliardi e mezzo di investimenti bloccati su questo settore. Il nuovo stadio occorre, come amministrazione comunale stiamo lavorando molto sulle infrastrutture sportive. Il progetto del presidente Bandecchi va ad inserirsi in quadro rilevante”.

Sergio Armillei (Lega): “La Lega è favorevole alla realizzazione dello stadio e della relativa clinica che è la conditio sine qua non per la realizzazione del nuovo stadio. Una nuova clinica a Terni è anche motivo, per un riequilibrio fra il territorio ternano relativamente a quello perugino che possiede 5 cliniche private e Terni nessuna. Una clinica privata avrebbe l’evidente vantaggio di evitare ai pazienti ternani di andare a curarsi fuori Terni e spesso fuori regione, si recupererebbe inoltre la mobilità passiva attuale che genera una perdita di milioni di euro l’anno nella provincia di Terni, creato dal depauperamento della sanità pubblica locale negli anni, dalle amministrazioni precedenti. Al contrario avremmo un volano economico notevole, con i pazienti e parenti che invece arriverebbero da fuori sede e che soggiornerebbero presso la nostra città, per i posti di lavoro che si creerebbero per realizzare la nuova struttura e successivamente per l’attività di questa. Insomma, intravedo solo vantaggi e nessuno svantaggio. In concomitanza dell'uscita del PSR, si andrà a verifica se sussisteranno ancora oggi le condizioni per il rinnovo delle convenzioni preesistenti, e verrà fatto nell'ambito di un percorso di razionalizzazione in Umbria dei posti letto pubblici e privati. È in questo frangente che si dovrà verificare la fattibilità a confermare, rivedere o creare, nuovi posti letto convenzionati presso le strutture private in Umbria e che ripeto dovranno essere riequilibrati fra nord e sud dell’Umbria vista l'assenza nel nostro territorio. Questo, si sappia, che lo chiediamo a gran voce. Per questo e per altri motivi chiediamo che terni nella persona del signor sindaco dei tecnici del settore sanità delle parti sociali che rappresentano il territorio ternano, siano inseriti come stakeholder nei tavoli di concertazione del PSR per essere parte in causa nel portare in quella sede le istanze dei cittadini ternani. Perugia sta implementando tavoli per il nuovo stadio Curi, liberissimi di fare il loro stadio, ci mancherebbe, nessuno però ci impedisca di fare anche noi il nostro”.

Michele Rossi (Terni Civica): “Lo stadio è il sogno di tutti noi. Occorre fare massima attenzione alle procedure, per attivare un iter inattaccabile, che abbia buon esito. La Regione sarà chiamata a rilasciare l’autorizzazione su una struttura di alta specializzazione. Il Comune sta facendo la sua parte prima della scadenza di legge, dimostrando con i fatti di credere in questa struttura. Se ci si attiene scrupolosamente alla procedura, nessuno potrà impedire il raggiungimento dell’obiettivo imprenditoriale. Più di 15mila cittadini hanno sottoscritto una petizione che chiede, tra l’altro, la fine delle disparità di trattamento tra Terni e Perugia. Bellissima sfida che deve essere sostenuta da tutta la città, ognuno dovrà fare la sua parte”.

Lucia Dominici (Forza Italia): “Il progetto va sostenuto con grande convinzione, per il suo contenuto e perché portato avanti da un imprenditore che si è dimostrato molto attaccato a questo territorio. Il progetto può aiutarci ad uscire dalla crisi di questa città”.

Maurizio Cecconelli (Fratelli di Italia): “Finora la discussione in consiglio è stata più che altro una passerella, il vero consiglio si farà quando ci esprimeremo sulla pubblica utilità. Ora stiamo tutti dicendo la stessa cosa, l’opera è importantissima. Noi siamo favorevoli allo stadio e alla clinica di qualità. Chi ha potere di decidere è la Regione, li potrebbero verificarsi delle opposizioni trasversali al progetto ternano. Come ternani dobbiamo fare compatti la battaglia per rivendicare un diritto della nostra città”.

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