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Elezioni, rappresentanza ternana ai minimi in Parlamento. Novità per la giunta di Palazzo Spada e retroscena Partito democratico

Al momento il solo Raffaele Nevi entra come rappresentante del territorio ternano. In rampa di lancio anche Eleonora Pace che dovrebbe essere eletta in Campania

Scende ancora la rappresentanza ternana in Parlamento ed arriva praticamente ai minimi. Complice soprattutto la riduzione del numero dei parlamentari e gli scenari che si dovrebbero configurare, post elezioni, i politici del territorio dovrebbero ridursi appena a due. All’elezione di Raffaele Nevi nel collegio uninominale della Camera si potrebbe computare l’ingresso di Eleonora Pace che concorreva in Campania.

Già assegnati i tre collegi uninominali per Camera e Senato: Francesco Zaffini (Fratelli d’Italia) trionfa al Senato mentre Virginio Caparvi (Lega) e, come anticipato, Raffaele Nevi (Forza Italia) si aggiudicano i seggi della Camera. Per il plurinominale occorrerà attendere ancora un po' anche se appaiono scontati gli ingressi di Emanuele Prisco (Fratelli d’Italia alla Camera), Antonio Guidi (Fratelli d’Italia al Senato), Anna Ascani (Partito democratico alla Camera) e Walter Verini (Partito democratico al Senato). Inoltre Emma Pavanelli (Movimento 5 Stelle) dovrebbe farcela alla Camera sul competitor del Terzo polo. L’Umbria elegge nove candidati pertanto all’appello ne mancherebbe uno. E nella fattispecie dovrebbe essere Marco Squarta di Fratelli d’Italia che liberebbe un posto all’assemblea legislativa dell’Umbria. I posti ‘free’ dovrebbero essere ben due poiché anche Eleonora Pace è in procinto di essere eletta in Campania.

Uno scenario che interessa direttamente anche il Comune di Terni, poiché Elena Proietti è tra le papabili a subentrare in consiglio regionale e lasciare l’incarico di assessore allo sport. Ruolo, tra l’altro, caratterizzato da uno spiccata partecipazione e rappresentanza sul territorio, in evidente discontinuità rispetto al passato. Alla resa dei conti, dunque, con dieci nuovi ingressi in Parlamento (nove più Eleonora Pace) ci sarebbe un 8-2 piuttosto netto, dal punto di vista dei rapporti di forza, a favore della provincia di Perugia. In precedenza comunque, quando si contavano 16 deputati e 9 senatori non era andata molto meglio con rappresentanti provenienti dal ternano (Lucidi, Alessandrini, Nevi e Grimani).  

Un particolare retroscena, da aggiungere, riguarda il Partito democratico. Nella fattispecie Anna Ascani che concorreva per un seggio anche in Toscana. Alla fine entra in Umbria per una questione dettata dalla legge elettorale per le pluri-candidature: “Il candidato eletto in più collegi plurinominali è proclamato eletto nel collegio nel quale la lista cui appartiene abbia ottenuto la minore percentuale di voti validi, rispetto al totale dei voti validi del collegio”. In Umbria il Pd ha conquistato meno voti che in Toscana pertanto non ci sarà possibilità per Pierluigi Spinelli che poteva incrementare il numero di rappresentanti territoriali al Parlamento.

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