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Umbria in zona bianca e premiata dalla Fondazione Gimbe, esulta la Lega: "Bori non ci commissaria più? Grazie a Giunta e operatori sanitari"

"Il nostro auspicio è quello di un progressivo allentamento delle restrizioni legate all’utilizzo del Green Pass"

Esulta la Lega dell'Umbria e ringrazia la Giunta Tesei che ha resistito a polemiche e accuse, definite ingiuse dal Salviniani, sulla gestione della pandemia quando invece gli ultimi dati parlano chiaro: l'Umbria resta in zona bianca e la la Fondazione Gimbe conferma che è tra le regioni in Italia che meglio hanno saputo affrontare la nuova ondata della pandemia. Dati che, secondo il capogruppo della Lega Pastorelli, ora spingono verso uno scatto in avanti con meno restrizioni. Da qui l'appello ai parlamentari umbri a fare pressioni sul Governo: "Il nostro auspicio è quello di un progressivo allentamento delle restrizioni legate all’utilizzo del Green Pass. Chiediamo un intervento diretto di tutti i parlamentari dell'Umbria”.

Promossa su tutta la linea l'azione del Governo regionale di cui la Lega è il partito di maggioranza: "La nostra regione risulta tra le prime in Italia rispetto alla percentuale di somministrazione di dosi booster e di popolazione coperta da almeno una dose di vaccino. Così come è stata fondamentale la riorganizzazione dei reparti ospedalieri, evitando di tornare al sistema del covid hospital, ma prevedendo la sospensione parziale di alcuni servizi, cosa che è stata fatta in maniera ben più evidente nelle altre regioni, come sottolineano i dati a livello nazionale sull’interruzione delle prestazioni chirurgiche”. Pastorelli non disdegna una stoccata al segretario del Pd Bori che addirittura aveva chiesto il commissariamente della Regione in fatto di sanità per cattiva gestione del Covid.

“Si manifestano in tutta la loro pochezza – ha commenta il capogruppo leghista - le polemiche strumentali alimentate dal Partito Democratico nel voler chiedere, attraverso una lettera inviata al Governo, il commissariamento di una sanità che si è rivelata essere tra le migliori in Italia" E la Lega non dimentica i veri artefici di questa tenuta nel dramma della pandemia: gli operatori sanitari di casa nostroa. "Sono molteplici le cause che hanno contribuito a far rimanere l’Umbria in zona bianca – conclude Pastorelli -, tra queste la professionalità, l’abnegazione e il grande lavoro svolto da tutto il personale medico e sanitario, infermieri, farmacisti, volontari, e da tutti coloro che, a vario titolo e nell’ambito delle rispettive competenze, hanno saputo offrire un contributo importante nella lotta alla pandemia e nella tutela della salute dei pazienti”.
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