Con tutte le cautele del caso, ma anche per il consiglio comunale di Terni sta iniziando la “fase due” che segue lo stop dettato dall’emergenza Coronavirus.

Sulla scorta dei decreti del Governo che hanno imposto il lockdown anche alle attività amministrative ed istituzionali, il presidente dell’assemblea di Palazzo Spada aveva regolamentato lo svolgimento delle riunioni, prevedendo che queste venissero fatte “da remoto”.

“Mi sono confrontato con altre città capoluogo, come Perugia o Rimini”, spiega Ferranti, che ora si prepara a rimettere in moto l’aula.

“Ad aprile abbiamo svolto due videoconferenze, il 31 marzo ec il 14 e 21 aprile si sono tenute, sempre da remoto, le conferenze dei presidenti”. Il 20 aprile si è poi tenuta una prova generale del consiglio comunale, alla presenza – virtuale – di consiglieri e membri della giunta.

“Il 7 ed il 22 aprile sono stati convocati gli uffici di presidenza, ieri si è riunita la quarta commissione consigliare, mentre le altre stanno cominciando a ripartire”.

La prossima settimana verrà indicata la data per lo svolgimento dei question time, che Ferranti vorrebbe fissare entro i primi dieci giorni di maggio. “In questo saremo precursori in Italia, perché questo tipo di attività, che prevede le risposte da parte degli assessori alle questioni sollevate dai consiglieri comunali, ancora non è svolta da nessuno”.