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L’ombra dei tagli sui servizi educativi comunali, Fp Cgil: pronti alla vertenza

Altolà dell’organizzazione sindacale a Palazzo Spada: le famiglie, e in particolare le donne, non possono essere lasciate sole in questo delicato momento della crescita dei figli

Dura presa di posizione della Fp Cgil che diffida il Comune di Terni dall’attuare un ulteriore taglio ai servizi, con particolare attenzione a quelli educativi. Idea, quest’ultima, che la categoria della Cgil che organizza i lavoratori del pubblico impiego definisce senza mezzi termini “totalmente irricevibile”.

“Indubbiamente - si legge in una nota diffusa dalla Fp Cgil di Terni - la controversa situazione di cui è oggetto la dirigenza del Comune di Terni suscita allarmi legittimi, in quanto potrebbe determinare una difficoltà nell’azione della macchina amministrativa. Ciò non può però in alcun modo giustificare l’eventualità di un taglio ai servizi, specie a quelli educativi, che hanno rappresentato negli anni un fiore all’occhiello delle amministrazioni che si sono succedute negli anni”.

L’organizzazione sindacale annuncia dunque la propria “assoluta contrarietà” a un eventuale riduzione di servizi, “con tutte le inevitabili implicazioni che ciò comporterebbe”. Come ad esempio una nuova, possibile vertenza.

“Ci sembra assolutamente singolare - commenta Giorgio Lucci, segretario Fp Cgil Terni - che gli organismi di controllo, dopo aver intimato di non procedere a nuove assunzioni di dirigenti, possano indicare nel taglio ai servizi educativi una soluzione. Anche perché - prosegue - il depauperamento dei servizi offerti è determinato proprio dal mancato turnover e dalla volontà di non investire su queste realtà”.

“C’è bisogno di intraprendere quanto prima un serio ragionamento d’insieme - prosegue la nota sindacale. Per servizi all’infanzia passa una parte rilevante del legame tra cittadinanza e istituzioni, anche perché essi assolvono al soddisfacimento di bisogni primari delle famiglie, come quelli legati ai bambini. Le famiglie e in particolare le donne - afferma ancora la Fp Cgil - su cui ancora oggi ricade gran parte del lavoro di cura, non possono essere lasciate sole in questo delicato momento della crescita dei figli. Al contrario, chiediamo maggiore presenza e un ulteriore riconoscimento del servizio e siamo pronti a proseguire il confronto su tavoli tematici di settore, auspicando che questa amministrazione operi davvero in controtendenza con quella precedente, valorizzando l’importanza e l’unicità dei servizi educativi. Saremmo felici di poter collaborare con il governo cittadino per una simile inversione di tendenza”.

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