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Tariffa rifiuti, in arrivo le cartelle: “Senza agevolazioni per le fasce più deboli e con aggravi per la collettività”

I consiglieri dell’opposizione: “L’amministrazione avrebbe dovuto ristorare tutti gli esercizi commerciali, le aziende e le associazioni per i mesi di chiusure e di emergenza”

Un dibattito che si riaccende, a distanza di qualche settimana, dopo le polemiche di inizio anno. I consiglieri di opposizione appartenenti ai gruppi di Senso Civico, Terni Immagina, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle focalizzano l’attenzione sulla tassa rifiuti e più nello specifico sui destinatari delle cartelle in arrivo. “Come avevamo ampiamente annunciato – esordiscono nella nota congiunta - stanno partendo gli invii delle cartelle Tari 2021 senza le agevolazioni per le fasce deboli della cittadinanza, senza risparmi ma addirittura con aggravi per l’intera collettività”

“Le cartelle in spedizione contengono gli acconti ed il saldo per il 2021 secondo le scadenze stabilite. Il conguaglio – proseguono nell’intervento - verrà spedito successivamente ed includerà altresì l’addizionale provinciale sull’intero importo della Tari. Questo, inoltre, terrà degli svuotamenti dell’indifferenziato con eventuali ulteriori costi per chi supererà la quota di quelli consentiti per ogni singola utenza”. Secondo i consiglieri: “Si prosegue nel colpire tutte quelle fasce di popolazione che per reddito, o per presenza di persone disabili o per numerosità dei componenti, in precedenza vedevano delle agevolazioni fiscali, per di più confermate recentemente dai governi nazionali ma non recepite dal nostro comune”.

Ed ancora: “Quest'anno la prima scadenza dell'acconto Tari sarà a distanza ravvicinata dopo il conguaglio 2020 da cui è nato il caos che avevamo ampiamente previsto. Tale esborso per ogni cittadino diventa pesante a tutte quelle categorie fragili e per tutte le altre in difficoltà a causa della pandemia”. Emergenza sanitaria e criticità: “Fin dall’inizio della consiliatura abbiamo sostenuto che il comune deve tutelare le fasce più deboli. Abbiamo poi aggiunto fin dall’inizio della pandemia in corso che l’amministrazione avrebbe dovuto ristorare tutti gli esercizi commerciali, le aziende e le associazioni per i mesi di chiusure e di emergenza. Ribadiamo quindi, visti anche gli ultimi aggiornamenti normativi, che rimandano per il 2021 al piano economico finanziario del 2020 per la Tari, che la soluzione adottata dalla giunta Latini, ovvero quella di far pagare comunque ai contribuenti gli sgravi ad alcune categorie, ci vede assolutamente contrari. Il comune – concludono - in questo modo ripartisce solo i costi complessivi del servizio, senza provvedere di proprio, nonostante i provvedimenti adottati dal Governo nazionale".

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