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“Bandecchi chieda scusa a Terni e ai ternani”, “Viva l’ipocrisia degli zombie invisibili a Perugia e a Roma”

Sputi al Liberati, le reazioni. Alternativa Popolare: “In questo deserto politico e culturale il problema sarebbe il presidente?”. Senso civico: “ Mi auguro che sapremo offrire a Terni valide alternative”. Le note del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle

Come era prevedibile, lo show del Liberati di ieri a Terni, ha scatenato la politica. Anche se non tutti gli schieramenti hanno preso posizione rispetto alla contestazione, fra grida e sputi, che ha contrapposto il presidente della Ternana – e candidato sindaco – Stefano Bandecchi e i tifosi della curva est dopo la sconfitta dei rossoverdi con il Cittadella.

“Ho criticato spesso il candidato sindaco Bandecchi, non ho votato per il conferimento della cittadinanza onoraria a suo favore, nonostante compresi la riconoscenza di tutti gli altri consiglieri per l’impegno profuso da Terni col cuore durante la pandemia. Fra noi, che abbiamo visioni radicalmente alternative – ha scritto in un post Facebook il capogruppo di Senso civico in consiglio comunale, Alessandro Gentiletti - è inoltre sempre intercorso rispetto, anche nei momenti di più aspra critica. Comprendo le tensioni post partita e le emozioni che si attraversano sul campo di gioco. Tuttavia, a nome di tanti ternani gli chiedo di scusarsi per le reazioni avute nei confronti della nostra curva est, che non merita simili reazioni. Una curva che ci mette cuore e anima da una vita per i nostri colori. Mi auguro che sapremo offrire a Terni valide alternative, anche se radicalmente diverse, sempre nel solco dell’educazione e di un confronto politico ispirato al rispetto nei confronti della nostra città”.

“L’episodio dello sputo che ha portato il presidente della Ternana Calcio ancora una volta in cronaca nazionale, è una manifestazione brutta, orribile, che fa parte di un atteggiamento irricevibile e del tutto estraneo alla cultura civile e tollerante dei ternani e degli umbri. La Ternana è un patrimonio cittadino dalla lunga storia fatta di cadute e vittorie. C’era prima di lui e continuerà ad esserci dopo, ad appassionare ed emozionare i tifosi e la città. Così come lo stadio Liberati è un patrimonio della città di Terni e dei ternani, come lo è stato la Pista di viale Brin: non è un presidente pro tempore, che lo ha solo in temporanea concessione e solo per i colori rossoverdi, che può disporne a piacimento. Se ne faccia una ragione Bandecchi e faccia il suo lavoro, quello per cui è venuto, cercando di farlo al meglio, rispettando la storia di Terni e della Ternana e chieda scusa ai cittadini e ai tifosi”, dice invece in una nota l’unione comunale del Pd di Terni.

“Quello che sta accadendo in queste giorni tra il presidente della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi, e la città – riflette in una nota il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle - non è accettabile e rischia di inquinare fortemente la campagna elettorale per la scelta del nuovo sindaco. Non entriamo nella diatriba calcistica, ma ci teniamo a sottolineare che questo clima di scontro rischia di essere sempre più tossico in una città che sta regredendo sotto ogni indicatore dopo anni di malgoverno. E lo sport deve essere veicolo di valori sani, il primo dei quali è il rispetto. Di certo non i suoi metodi aggressivi. Ancora più grave è chi giustifica tali comportamenti come reazione ad una provocazione. Certe azioni non devono mai essere d'esempio, nemmeno in fasi concitate.

Se Stefano Bandecchi per dare vita ai suoi progetti si è ritrovato circondato da collaboratori o interlocutori politici accondiscendenti, ciò non significa che i ternani siano tutti così. Bandecchi non ha capito che in questa città la maggioranza delle persone ha la schiena dritta e non ha mai tenuto il cappello in mano né per chiedere favori alla politica, nė verso il capoluogo di regione. Queste persone meritano rispetto da Perugia, ma anche da chi si pone come difensore della città e si candida ad essere sindaco di tutti, anche coloro che lo offendono. Terni grazie al suo tessuto associativo è stata per anni un modello nel settore delle politiche sociali. Medaglia d'argento al valor Civile per il sacrificio di un migliaio di civili e per le distruzioni subite durante la seconda guerra mondiale, dopo la liberazione dal nazifascismo Terni ha donato i suoi figli migliori per liberare altri territori ancora occupati come i 300 volontari di Alfonsine. Questa è Terni”.

“Ben venga chi vuole investire per dare un contributo al benessere della nostra città – prosegue il Movimento - ma se questo deve diventare uno strumento per rinfacciare le sue iniziative ai cittadini anche no. Il nostro invito pacato al presidente della Ternana è quello di portare rispetto a questa comunità che lo ha accolto e soprattutto alla gran parte dei ternani che non ruotano intorno ai suoi interessi e non devono essere trattati come pezze da piedi solo perché pensano che gli interessi di Terni e di Bandecchi non siano sempre coincidenti. Soprattutto quando la sostenibilità economica di questi progetti si basa interamente su soldi che devono arrivare dal pubblico. Riteniamo infine indecoroso il silenzio totale del sindaco Latini che invece si era indignato per le parole di Mario Tozzi sulla città da lui definita orribile. Crediamo che serva ben altro per difendere l'onore e gli interessi di Terni. Nei prossimi giorni il Movimento 5 Stelle presenterà il progetto politico che insieme ad altre forze intende portare avanti per la città. Dopodiché saremo ansiosi di confrontarci con tutti con rispetto e civiltà”.

Da ultimo, e con particolare riferimento proprio alla nota M5S, è intervenuto anche il coordinatore di Terni di Alternativa Popolare, Riccardo Corridore: “I protagonisti del vaffa e della politica come strumento di offesa contro chiunque oggi si scandalizzano e fanno le verginelle. Nel disperato tentativo di recuperare due voti in Curva Est, gli alfieri delle alleanze con la destra o con la sinistra, protagonisti di mille eruttazioni contro le proprie promesse elettorali, si scandalizzano per uno sputo”.

“E allora – scrive Corridore - viva l’ipocrisia, considerando che sono gli stessi che, a livello locale, solo qualche tempo fa, hanno scritto Bandecchi è l’unico credibile e hanno pure votato all’unanimità per assegnargli la cittadinanza onoraria, dopo le tante iniziative solidaristiche e da mecenate avviate in città. Ormai legati a quelle stesse poltrone che dichiaravano di combattere, preferiscono agitare i vessilli del politicamente corretto o vicende secondarie rispetto all’affrontare incisivamente questioni scomode come il rapporto Terni-Perugia, un mutismo che sa poco o nulla di quella schiena diritta che, solo a parole, piace ai 5 Stelle come ad altri”.

“Se andassimo ad analizzare quante opportunità sono state scippate a Terni, ci accorgeremmo che sono stati investiti miliardi solo da una parte. Niente di niente su sviluppo economico (nulla a Terni, se non la monocromia siderurgica), politiche sociali (ferme, dopo i fasti degli anni ‘80), politiche sanitarie (l'ospedale più vecchio dell’Umbria e troppo altro), cultura (le briciole delle briciole delle Università altrui), turismo (l’estemporaneità assoluta, Umbria Jazz subito persa, San Valentino usato per vendere noccioline il 14 febbraio, etc.), politiche agricole e ambiente (risorse minimali per suoli spesso contaminati), infrastrutture (il nulla cosmico contro i miliardi spesi tra Foligno e Perugia). Da un lato così, a suon di miliardi e di uffici pubblici, è stata creata una Washington in miniatura, altrimenti detta Perugia, in ulteriore crescita. Dall’altro una città in piena decadenza, senza investitori, senza identità, attraversata da ricorrenti crisi politiche, diretta generalmente da zombie, invisibili tanto a Perugia e ancora di più a Roma. E in questo deserto politico e culturale il problema sarebbe Bandecchi? Ci vediamo in campagna elettorale, con le vostre consuete promesse da marinaio perché l’unica alternativa è popolare”.

"Leggiamo la risposta di Alternativa Popolare alla nostra nota - replicano a stretto giro i pentastellati - Un mix di bile accompagnata da una violenza verbale che non comprendiamo, questo solo per aver chiesto di moderare i toni. Praticamente ci accusano di aver saputo scindere tra il Bandecchi filantropo, il Bandecchi imprenditore e il Bandecchi che sputa ai tifosi e tratta i ternani come pezzenti. Quando non possono fare vittimismo buttano il pallone in tribuna e ci accusano di essere troppo equilibrati. Abbiamo semplicemente fatto presente al presidente che, se fino ad oggi ha preferito circondarsi di yes-men, non vuol dire che i ternani siano tutti così. La cittadinanza onoraria è stata conferita a Bandecchi per il contributo dato in città durante la pandemia dalla sua associazione, non è arrivata per gli sputi e le offese ai cittadini. Cittadinanza che tra l'altro Bandecchi aveva affermato che avrebbe restituito. Vorrà dire che se ha cambiato idea, alla luce dei fatti attuali valuteremo noi come procedere. Certo che prendere lezioni di coerenza da Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano che sostenne e tenne in vita il governo Renzi prima e Gentiloni poi, fiero sostenitore del Jobs Act che ha precarizzato milioni di lavoratori italiani, per aver detto che i ternani vanno rispettati è tutto dire. Il Movimento 5 Stelle rivolgeva il vaffa dei cittadini ai politici e non quello dei politici ai cittadini".

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