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“Germinal Cimarelli: un compagno e un comunista e non una figura irraggiungibile o inimitabile”

L’intervento di De Dominicis (Partito comunista): Impossibile non tener conto che oggi chi ancora infanga la resistenza cercando di intestarsene l’eredità, vota insieme a fascisti dichiarati per salvare un governo di mercati e banchieri

Pubblichiamo l’intervento di Eduardo De Dominicis, segretario del Partito comunista dell’Umbria, in occasione dell’anniversario della morte di Germinal Cimarelli, avvenuta il 20 gennaio del 1944

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Questa data, quest’altura, per noi ternani è d’immenso valore. In quest’anno poi, ovvero l’anno del centenario del giorno in cui tutto ebbe inizio, ancor di più.

E per quel tutto, Germinal come molti altri diede la vita, intesa come tutta l’esistenza.

Ora, io personalmente non amo la mitizzazione della persona, credo che mitizzare qualcuno gli neghi immediatamente il giusto riconoscimento e rispetto: Germinal non era un supereroe, ma un uomo fatto della nostra stessa carne, anzi, anche con qualche possibilità in meno di noi. Questo dovrebbe renderci più accessibile il suo esempio, quello appunto di un compagno, un comunista, un uomo e non una figura irraggiungibile o inimitabile. Sul significato, invece, della Resistenza, sono troppe le narrazioni che vedo avvicendarsi per potersi ritagliare spazi o accreditamenti dalla storia.

La Resistenza, seppur in minima parte composta anche da altre estrazioni ideologiche, era comunista, per il Socialismo, per costruire cioè un mondo egualitario, ispirato alla patria dei Soviet. Non se ne esce, non esistono terze vie: se il fascismo è il braccio armato del capitale, non esiste antifascismo che non sia anticapitalista.

Non mi piace ora star qui ad esprimermi su scelte altrui, se d’altra parte oggi siamo qui in questa forma e in questa formazione abbiamo già fattivamente espresso un’opinione ed una strada da percorrere insieme.

Impossibile non tener conto che oggi chi ancora infanga la resistenza cercando di intestarsene l’eredità, vota insieme a fascisti dichiarati per salvare un governo di mercati e banchieri.

Questo non dobbiamo permetterlo! È questa la promessa che oggi, davanti a questo monumento, davanti al suo significato e anche davanti allo stesso sangue di Cimarelli vogliamo fare: non permetteremo a nessuno sciacallo di usare i resti dei partigiani per abbellire le loro passerelle elettorali.

Questa, compagni, non è una commemorazione, ma un rinnovato impegno. Che la lotta partigiana non sia buttata nel dimenticatoio, che la causa comunista in Italia sia finalmente affrontata, che i liberali gettino la loro maschera, o gliela strapperemo noi ricordandogli la verità.

Viva Germinal Cimarelli! Viva la lotta partigiana! Viva il partito comunista!

*segretario Partito comunista Umbria

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