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“Rifiuti, Asm disponibile a bruciare Css nell’inceneritore di Terni”

La denuncia di De Luca (M5S): la proposta avanzata durante la riunione della seconda commissione regionale. Il presidente Menecali: non mi risulta, devo verificare

“Giallo” Asm. Doccia gelata sulla riunione della terza commissione consiliare del Comune di Terni, alla quale è stato invitato a parlare il presidente della municipalizzata, Mirko Menecali.

In apertura di seduta, infatti, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Luca Simonetti, ha detto al presidente Menecali che Asm si era appena detta disponibile a bruciare Css, ossia combustibile solido secondario, nell’inceneritore di Maratta.

La proposta sarebbe arrivata nell’ambito della riunione della seconda commissione regionale alla quale i gestori dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti erano stati invitati a partecipare.

A divulgare la notizia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in un video su facebook proprio mentre la commissione di Palazzo Cesaroni era in corso.

“Di questo non so niente – ha ribattutto Menecali – devo prima verificare”.

Nel video invece De Luca sembra non avere alcun dubbio: “Asm ha proposto di bruciare il combustibile solido secondario nell’inceneritore di proprietà di Acea, che si è detta disponibile per chiudere il ciclo. Vogliono fare casa e bottega e riuscire finalmente a bruciare monnezza nell’inceneritore di Terni”.

La nota delle opposizioni in consiglio regionale, firmata da Thomas De Luca (M5S), Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd) e Vincenzo Bianconi (Misto)

Nell seduta odierna della seconda commissione che aveva come oggetto l’audizione dei gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti in merito al Pnrr dell’Umbria, la società Asm Terni spa ha avanzato la proposta di tornare a bruciare nell’inceneritore di Terni il Css, combustibile prodotto dalla selezione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Nell’intervento immediatamente successivo i rappresentanti di Acea hanno affermato la loro disponibilità ad accogliere i rifiuti prodotti nell’inceneritore Acea Ambiente di Terni, anche in considerazione della richiesta di modifica dell’Aia, pendente dal 2014, per nuovo combustibile.

Esce finalmente allo scoperto l’indicazione politica della Lega nel Comune di Terni e in Regione Umbria. Ecco a cosa serve la privatizzazione e la cessione del 49% di quote di Asm. Terni deve ritornare ad essere il camino unico dell’Umbria. Un salto indietro di 25 anni, quando la destra aprì la stagione dei tre inceneritori. La Lega mostra per l’ennesima volta di non avere il minimo imbarazzo nel prendere per i fondelli i cittadini, dimostrando che l’unica strumentalizzazione è la loro. Quella che stanno perpetrando nei confronti della città di Terni utilizzando i cittadini come marionette, con commissioni d’inchiesta fasulle e armi di distrazione di massa. Mentre la presidente Tesei ci prende per il naso su stadio e clinica, se il piano di privatizzazione dovesse passare ecco che a Terni si continuerebbe a bruciare rifiuti per i prossimi 30 anni.

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