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Terni, bloccato il progetto per l’impianto essiccamento fanghi: “Non siamo qua per accettare ordini”

Conferenza in sala consiliare con il sindaco Stefano Bandecchi: “Chi ci ha preceduto ha lasciato qualche polpetta avvelenata, ma noi andiamo avanti”

Conferenza stampa martedì pomeriggio a palazzo Spada con il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e il vicesindaco Riccardo Corridore. Sala consiliare gremita, riempita in ogni posto tra assessori, consiglieri e candidati. Le tematiche della convocazione? Impianto essiccazione fanghi e tariffe Tari. 

Doppio voto contrario del Comune. Il primo, sull'adeguamento tarrifario Tari perché "non intendiamo appesantire in alcun modo il già oneroso carico gravante su famiglie e imprese". Il secondo, sull’impianto essiccamento fanghi. Con voto contrario da parte del Comune, il progetto è stato bloccato e rimesso in discussione all'assemblea dell'Auri. 

“I ternani da stasera respireranno meglio con più dignità - ha dichiarato il sindaco Bandecchi -. Ci vuole un ritmo diverso in un contesto di dare e ricevere, altrimenti queste schifezze si vanno a fare da altre parti. L’Umbria inizia a capire che Terni non accetterà passiva ogni decisione. La Regione deve dialogare meglio, non siamo qua per accettare ordini ma per parlare in maniera sana delle esigenze”. 

Infine, spazio anche alla situazione legata al dissesto finanziario: “La giunta che ci ha abbandonato - continua Bandecchi - ha svolto un lavoro non idoneo, lasciando a noi qualche polpetta avvelenata. Viene fuori che il dissesto potrebbe anche finire tra un mese, peccato che mancano da pagare 34 milioni”. 

"Oggi pomeriggio - ha dichiarato l'ex consigliere comunale Alessandro Gentiletti - sono tornato per qualche minuto a palazzo Spada per assistere alla conferenza stampa in cui è stato annunciato il voto contrario dato oggi dal comune di Terni all'impianto di essiccamento fanghi reflui lungo la nostra pista turistica ciclo pedonale. Un'opera che non porta alcun beneficio al territorio. Che aumenta il traffico veicolare pesante e il relativo inquinamento. La battuta di arresto ad un progetto contro cui abbiamo combattuto in tanti in questi anni è una notizia positiva. Vediamo gli sviluppi". 

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