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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Dietro le quinte - La tessera Brizi che accende il domino nel centrodestra

L'ex azzurro dato a un passo da Fdi. Crepe nella Lega, sullo sfondo l'ombra di un gruppo misto trasversale per inchiodare il sindaco. FI teme il ridimensionamento e c'è chi pensa a un accordo con i 5 Stelle

Nel domino la prima tessera che cade è uguale alle altre e non per forza è la più importante. Quel che conta è il disegno che si compone alla fine. Nella maggioranza di centrodestra che governa da poco meno di cinque mesi a palazzo Spada una prima tessera è caduta e ora tutti si affrettano a cercare di capire quale sarà lo scenario che si andrà a delineare. Il polemico addio a Forza Italia del consigliere comunale di Federico Brizi ha innescato infatti una ridda di interpretazioni e le ricostruzioni più disparate tra il gossip e la fantapolitica.

C'è chi sostiene che l'ormai ex azzurro sia vicino a un passaggio alla Lega dove - dicono i soliti bene informati - avrebbe tentato di essere candidato già alle ultime elezioni. Ieri invece la voce più accreditata era quella di un imminente passaggio al gruppo di Fratelli d'Italia. La coincidenza ha poi voluto che il giorno successivo all'addio sia spuntato l'invito in Diocesi alla presentazione di un libro - quello del giornalista Marco Torricelli e dello storico Luca Tomìo su Leonardo da Vinci in Umbria - dove i saluti istituzionali saranno portati dal consigliere regionale del Pd Eros Brega e dallo stesso Brizi. Particolare che ha dato il la ad altre più suggestive interpretazioni.

"C'è chi dice che vado con la Lega, lo scorso anno dicevano che ero vicino al Pd, ora FdI. Alla presentazione del libro partecipo perché sono amico di Tomìo. E la verità è che sto tanto bene da solo e per conto mio", commenta Brizi.  

Sullo sfondo c'è l'ombra di questo fantomatico gruppo misto trasversale  di cui si parla da giorni nei corridoi di palazzo Spada e nelle telefonate riservate. Un gruppo, si mormora di 5/6 elementi, dove potrebbero confluire pezzi della Lega in ordine sparso e pure qualche consigliere di opposizione e che potrebbe nei numeri condizionare l'attività del sindaco Latini. Ma allo stesso tempo si parla anche di possibili dimissioni, per motivi personali, tra i banchi del Carroccio, con eventuali fuoriuscite in direzione del gruppo di FdI. Una "mobilità" nel centrodestra che potrebbe rimescolare anche gli equilibri che si erano consolidati dopo le urne e quindi nella composizione dell'esecutivo comunale.

Di certo c'è che ora il gruppo consiliare di Forza Italia si è indebolito e potrebbe dare fiato a chi ne vorrebbe un ridimensionamento anche in Giunta. Traballano già le poltrone di Sonia Bertocco (messa già alla prova dal caso della querela poi ritirata dal collega assessore Dominici) e Stefano Fatale? "Se fanno a meno di uno di noi devono fare a meno di Forza Italia", dice con il sorriso sulla bocca ma non con meno determinatezza proprio Fatale che degli azzurri è anche il coordinatore comunale. Affermazione da non ripetere troppo forte e magari da non far sentire a chi vaticina - dicendolo in maniera riservata ma non nascondendolo - che se la maggioranza dovesse semmai rinunciare a Forza Italia allora ci potrebbe essere il tentativo di replicare anche nella Conca l'esperienza gialloverde del Governo nazionale. D'altronde qualche segnale di apertura qualcuno lo ha dato in questo scorcio di consiliatura. Ma in fondo è come nel domino, mentre le tessere cadono si può immaginare quello che verrà fuori e magari è proprio il contrario di quello che ci si aspettava. 

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