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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

“#Squadrachevincenonsicambia”, e il vicesindaco dà il via alla campagna elettorale

L’hashtag “comparso” in un post di Benedetta Salvati sui lavori pubblici a Terni. Le elezioni di settembre e il voto del 2023 per le Amministrative: Così i risultati di Roma potrebbero influenzare le scelte in città

“Ricordare a tutti voi che #SquadraCheVinceNonSiCambia”. Forse è solo un dettaglio. Ma i dettagli a volte sono importanti.

Il vicesindaco di Terni e assessore ai lavori pubblici di Terni, Benedetta Salvati, usa concludere i suoi post facebook con tre “hashtag”: #forzaterni #forzaternani #SimonePerSempre, dedicato al fratello. Il 10 agosto scorso però, alla fine di un lungo elenco di lavori pubblici che interessano la città dal prossimo autunno, ha inserito un ulteriore “marcatore”: #SquadraCheVinceNonSiCambia.

È probabilmente per nulla casuale che anche il vicesindaco di Terni sia entrato nel clima “elettorale”, visto che i partiti hanno chiamato a raccolta tutte le forze pur non di non mancare questo appuntamento. Ma non è nemmeno casuale il riferimento alla “squadra che vince” e che non si deve cambiare. Qui il riferimento è alla giunta Latini e alle Amministrative del 2023.

La macchina che sembrava cominciare a mettersi in moto è stata bloccata dall’emergenza politica. Lo sforzo è adesso concentrato sul voto di fine settembre e le questioni locali sono in stand by. Ma sulle questioni locali potrebbe pesare il risultato che dovesse uscire dalle urne del prossimo 25.

L’esito elettorale modificherà gli equilibri dentro al centrodestra: in base a questi si dovrà capire se la Lega potrà continuare ad indicare il candidato che, in virtù della continuità amministrativa, sarebbe il sindaco uscente Leonardo latini. Oppure, se la forza che sarà maggioranza relativa – probabilmente, Fratelli d’Italia – potrebbe vantare qualche titolo. Opzione che sembrerebbe da scartare visto che, da più parti, si continua ad insistere che l’obiettivo vero dei meloniani è la candidatura a sindaco di Perugia tra due anni. In tutto questo, bisognerà tenere conto di eventuali “promozioni” che potrebbero uscire dalle urne e portare qualche ternano in più a Roma.

Echi del voto nazionale si faranno sentire anche dalle parti del centrosinistra. Fra alleanze da stringere o meno e correnti da tenere a bada, il Partito democratico ripete sé stesso anche in questo 2022. Pure fra i dem, le idee per indicare un eventuale candidato sindaco non sembrano molto chiare e per di più il ragionamento è stato superato dall’emergenza voto post crisi di governo.
In una recente intervista a Terni Today, il segretario Pd di Terni, Pierluigi Spinelli ha dichiarato che “la recente tornata elettorale ci ha mostrato diverse cose, tra le quali come sia sorpassato quell’approccio al nome di richiamo, alla personalità famosa legata ad ambienti non immediatamente riconducibili alla politica. Questo modo di ricercare una soluzione civica non ci convince”. Questo potrebbe essere un ostacolo per quei pezzi del Pd che invece vorrebbero “aprire” alla società civile dove trovare, perché no, anche un nome buono da spendere.

In più, c’è il rebus degli accordi. A Terni, di fatto, l’opposizione si è compattata e vede assieme Pd, 5 Stelle e realtà civiche. Gli effetti di Roma scioglieranno questa realtà oppure al locale verrà lasciata una autonomia di scelta? Con un occhio a Roma e l’altro a palazzo Spada, la politica agostana in città ha il suo bel da fare.  

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