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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Il Pd tenta la carta Grimani per ricomporre i cocci

Il senatore e sindaco di San Gemini sarà candidato alla segreteria comunale, domani assemblea poi mercoledì il voto in assemblea

Il Pd gioca la carta "istituzionale" per cercare di rimettere insieme i cocci di un partito distrutto dalle urne. Salvo sorprese dell'ultima ora sarà infatti il senatore - e sindaco di San Gemini - Leonardo Grimani il candidato alla segreteria comunale del Pd di Terni che domani e mercoledì si riunisce per scegliere il successore della dimissionaria Sara Giovannelli.

La candidatura di Grimani sarebbe maturata negli ultimissimi giorni a fronte del tentativo che lo stesso senatore e il segretario provinciale Paolo Silveri avevano fatto nelle scorse settimane per individuare una figura che potesse raccogliere il consenso della maggioranza dell'assemblea. Ma di fronte all'impossibilità di trovare un nome condiviso, anche perché nel frattempo erano crollate le quotazioni dell'ex assessore Emilio Giacchetti troppo in continuità con il recente "dissestato" passato, è venuta fuori l'ipotesi di affidare a Grimani la guida del Pd ternano in vista di quello che succederà a livello nazionale, con le primarie del congresso fissate per l'ultima domenica di gennaio.

Le firme che si stanno raccogliendo per la candidatura del senatore sarebbero trasversali rispetto ai gruppi che si erano creati dopo il congresso che elesse Sara Giovannelli. "Ormai gli schemi rispetto a quella situazione" sono saltati, dicono dall'interno i Dem. E probabilmente se Grimani ha deciso di metterci la faccia ha già fatto i conti che in assemblea non dovrebbero esserci sorprese. 

Tuttavia dovrà fare i conti con il dissenso dei circoli "ribelli" che la scorsa settimana hanno riunito il coordinamento per tornare a chiedere all'assemblea una reggenza unitaria che traghetti il partito al congresso nazionale. Ma nemmeno la scelta di una figura istituzionale come quella del senatore, oggi di fatto il più alto in grado in casa Pd, potrebbe accontentarli perché si ritiene che si voglia far passare come soluzione neutra una candidatura in realtà di parte imposta dalla maggioranza. Per questo dovrebbe essere confermata la decisione presa nella riunione della scorsa settimana di presentare due ordini del giorno con i quali chiedere la nomina di un nuovo presidente dell'assemblea e ribadire la richiesta della reggenze. Documenti che saranno discussi oggi in via Mazzini nella riunione convocata a partire dalle 18. Poi fino alle 20 ci sarà tempo per presentare le candidature alla segreteria con il voto già programmato mercoledì a partire dalle 18. 

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