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Primarie Pd, Terni sceglie Zingaretti: i risultati nei circoli

Il governatore del Lazio doppia i consensi ottenuti dal segretario reggente, Martina. Piazza Grande: la nostra mozione non parla in politichese, ma di temi che interessano i cittadini

Il Partito democratico a Terni sceglie Nicola Zingaretti. La conclusione della prima fase congressuale del Pd, che porta alla indicazione dei tre candidati alle primarie aperte del 3 marzo, consegna il primato al governatore del Lazio che doppia – in termini di consensi ottenuti – il segretario reggente dem ed ex ministro all’Agricoltura, Maurizio Martina. Sul terzo gradino del podio si piazza il ticket composto da Roberto Giachetti e la deputata umbra, Anna Ascani.

Questi i risultati dai circoli ternani:

Zingaretti 342; Martina 173; Giachetti/Ascani 32; Boccia 3; Corallo 3; Saladino 2.

Le percentuali su base provinciale:

Zingaretti 55,9%; Martina 25,9%; Giachetti/Ascani 10%; Boccia 6,5%; Corallo 0,9%; Saladino 0,9%.

Il commento di Piazza Grande

“In questo momento particolarmente cupo, con il Paese a un passo dalla recessione, in un clima intriso di sfiducia e diffidenza verso la classe politica, che negli ultimi anni è stata considerata espressione di un consesso chiuso e elitario distante dalla realtà dei cittadini – scrive in una nota il comitato sorto a sostegno della candidatura del governatore del Lazio - noi abbiamo scelto il progetto proposto da Nicola Zingaretti. Una mozione che non parla di filosofia, non parla il politichese tecnico degli anni dell’era preberlusconiana, ma di politiche per i cittadini, di sviluppo economico, di lavoro equo, di istruzione, di parità di genere, di quell’Europa partecipata che tutti vorremmo. Nel portare avanti questo progetto non ci interessa alcun ‘giovanilismo’ a tutti i costi perché l’esperienza politica e quella amministrativa sono bagagli imprescindibili da cui attingere. Non c’è spazio, ora meno che mai, per l’improvvisazione nella guida di una comunità, che presenta complessità e criticità che non vanno prese nel modo superficiale a cui purtroppo in questo momento stiamo assistendo su vari fronti. Tuttavia c’è un grande bisogno di mutamento, di cambiare volti e dinamiche che hanno zavorrato il centrosinistra e il Partito democratico con personalismi e correntismi. Una zavorra causata anche da una certa paura conservatrice di osare, di proporre per primi qualcosa di nuovo, di risultare impopolari. Questi timori sono in parte responsabili dell’espansione di correnti populiste di consenso, alle quali sono stati lasciati larghi spazi di manovra mentre il centrosinistra era intento a dissertare su questioni di lana caprina, nonostante le molte buone iniziative degli ultimi governi a guida Pd, che però hanno peccato di scarsa concertazione e peggiore comunicazione. Con l’adozione di questo progetto, quindi, vogliamo contribuire a riportare il Partito Democratico e il Centro Sinistra sulla giusta carreggiata, quella delle grandi riforme tarate sulla velocità con cui cambiano la nostra società e le necessità dei cittadini”.

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