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Centri giovanili, le associazioni fanno quadrato: summit al Caos

Il Comune non rinnova le concessioni per la gestione delle strutture e prepara il bando per l’affidamento, stasera l’incontro. Rifondazione: la destra ternana mortifica i giovani

Il 31 dicembre sono scaduti gli accordi per la gestione dei centri di aggregazione giovanile del Comune di Terni. Accordi che riguardano i centri di aggregazione Blob, Macondo, Nuvole Verdi, Mandela, Pan Pot, Palmetta e Sant’Efebo.

Con la delibera ratificata lo scorso 28 dicembre, Palazzo Spada ha spiegato che “non intende proseguire con il servizio dei centri di aggregazione giovanile” ma “ritiene di dover mettere a disposizione gli immobili di proprietà comunale fin qui utilizzati per i centri di aggregazione Blob, Macondo e Sant’Efebo per attività non commerciali nel campo del volontariato e dell’associazionismo, da destinare a sede ed attività associative rivolte ai giovani” e dunque intende emanare un “avviso ad evidenza pubblica per la scelta dei concessionari” di quelle sedi comunali per  un periodo di cinque anni.

Alla delibera è allegata la documentazione che illustra le finalità del bando per l’assegnazione e anche le caratteristiche che devono essere possedute da chi intende partecipare alla gara.

La decisione piove sulle associazioni come una doccia fredda. Tant’è che dal Pan Pot arriva l’invito a organizzare un summit per questo pomeriggio. “A seguito della comunicazione ricevuta martedi rispetto alla deliberazione di giunta comunale n. 218 del 28.12.2018 con cui l’amministrazione comunale ha deciso di non proseguire con il servizio di centri di aggregazione giovanile comunali, insieme ad alcuni soggetti coinvolti direttamente dal provvedimento ed estendendo l’invito a tutti gli interessati, proponiamo un momento di confronto aperto venerdì 11 alle 18 presso l’AreaLab (tettoia esterna) del Caos. Copia ed incollate il messaggio. Diffondete l'invito a chiunque pensate sia interessato”.

E sulla vicenda interviene anche Lorenzo Carletti, segretario del Partito della rifondazione comunista di Terni, che rileva come “la destra ternana” abbia “proprio deciso di mortificare la dimensione giovanile in tutte le sue forme. Dopo le minacciose ordinanze contro skater e parkour, dopo la tronfia retorica contro il vandalismo che renderebbe prigioniera la città, la nuova crociata – dice Carletti - colpisce i centri di aggregazione giovanile, invitati a riconsegnare le chiavi ed a partecipare ad un nuovo bando che però stravolge tutti i criteri del buon senso. Spariscono infatti le clausole di destinazione sociale degli spazi e dei progetti. Gli spazi comunali affidati al mercato ed i progetti di inclusione per situazioni fragili depennati. Non siete solo pericolosi, siete una vera e propria piaga sociale. Parteciperemo a sostegno dell’assemblea pubblica promossa al Caos dalle realtà aggregative interessate”.

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