Via Nichinonni dalla giunta di Terni: “Battuto anche il record dell’amministrazione Latini”
Politica in subbuglio dopo l’uscita dell’assessore. Il Pd: “Emergono i limiti di un’amministrazione improvvisata e di un sindaco che nulla ha a che vedere con la cura dell'istituzione che rappresenta”. Lega: "In giunta c'è uno scontro senza fine". Noi moderati: “La città ha tanti problemi e non può aspettare”
L’addio di Lucio Nichinonni alla giunta di Terni guidata da Stefano Bandecchi mette in subbuglio la politica cittadina e, per alcuni versi, riporta alla memoria le “porte girevoli” che, tra rimpasti di giunta e cambi di casacca in consiglio comunale, che hanno caratterizzato l’amministrazione di Leonardo Latini.
A notarlo è la segreteria comunale del Partito democratico di Terni che, in una nota, rileva come l’uscita di Nichinonni “ha battuto nei tempi anche il record della precedente amministrazione Latini, prefigurando problemi interni alla maggioranza e soprattutto ad Alternativa popolare, già da tempo visibili. Dopo la bocciatura sonora arrivata ieri mattina in consiglio comunale sulla proposta di modifica dello statuto – dicono i dem - ieri sera è arrivato un ulteriore schiaffo politico. Nessuna spiegazione nelle parole di ieri del sindaco Bandecchi, ma è evidente che Nichinonni non deve aver gradito il ruolo più che marginale in cui è stato relegato rispetto alle sue deleghe su innovazione, personale e rapporti con la Fondazione Cassa di risparmio”.
Secondo il Pd, in questa fase politica “emergono con chiarezza tutti i limiti di un’amministrazione improvvisata e di un sindaco che nulla ha a che vedere con la cura dell'istituzione che rappresenta, e non passa giorno in cui non ne dia prova, spesso addirittura con autocompiacimento. Troppo, evidentemente, per persone corrette e legate alla propria città”.
“Le dimissioni dell’assessore Nichinonni, riconosciuto e stimato professionista della città di Terni, aprono una crepa profonda in quella che sembrava essere una forza granitica e compatta, ma che sotto la superficie nasconde numerose contraddizioni e divergenze di vedute”. Così in una nota il segretario comunale Lega Terni, Devid Maggiora. “Un antipasto dei dissidi interni alla giunta Bandecchi lo abbiamo avuto in occasione della questione dell’università di Pentima, con i due assessori, quello all’ambiente Aniello e quello alla scuola Altamura, che hanno espresso opinioni totalmente contrastanti sullo stesso argomento – prosegue Maggiora – In passato abbiamo visto il sindaco Bandecchi smentire le parole dell’assessore Iapadre sul recupero di largo Cairoli, rimuovere le deleghe importanti a Corridore e togliere la parola agli stessi componenti della giunta, in sede di question time e di consiglio comunale, al solo scopo di mettersi in mostra. Sono segnali evidenti del fatto che oltre l’apparenza di una ‘squadra coesa’ di Alternativa popolare esistono numerose spaccature definite non solo dal comportamento dispotico di chi si atteggia a capo e padrone, ma anche dalla confusione creata dalla mancanza di una visione comune sul futuro della città e sui singoli interventi da portare a termine. Nella giunta Bandecchi c’è chi lavora come Nichinonni nel quadro di un impegno impostato al raggiungimento di obiettivi specifici per il corretto funzionamento della macchina comunale, per la cura dei rapporti con la Fondazione Carit, per la gestione oculata del personale e per la crescita della comunità locale e poi c’è chi sta vivendo l’incarico istituzionale come una perenne campagna elettorale per conquistare Roma ‘bomba o non bomba’. Quello in giunta appare quindi uno scontro senza fine tra visioni differenti e incompatibilità di carattere tra chi è impegnato per la città e i suoi abitanti e chi approfitta del suo ruolo per una personale scalata politica come il sindaco Bandecchi e il vicesindaco Corridore. A questo punto, potremmo credere a chi dice di sentire frequenti litigi ad alta voce provenire dalle stanze più alte di Palazzo Spada. La voglia di mettersi in mostra, la perenne campagna elettorale, le tantissime promesse irrealizzabili – conclude il segretario comunale della Lega – rischiano di diventare distruttive per il Comune di Terni e questo è intollerabile anche per chi fa parte della maggioranza stessa”.
Sulla vicenda interviene anche Yari Lupattelli, segretario provinciale di Noi moderati: “Le dimissioni dell’assessore Nichinonni aprono un nuovo fronte interno alla giunta e sono la rappresentazione plastica di come, al di là degli slogan, contino le persone, le idee, la politica. Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto l’assessore alle dimissioni, è utile pensare che Terni ha tanti problemi e sicuramente i cittadini non possono aspettare ulteriormente per affrontare le questioni che vivono ogni giorno”.
“Per questo – aggiunge Lupattelli - è fondamentale che il sindaco Bandecchi risolva subito la questione, anche perché Nichinonni lavorava su diverse e importanti deleghe, come quella del personale, dell’organizzazione e della digitalizzazione. Tutti elementi che hanno influenza diretta anche sulla quotidianità dei cittadini. Le dimissioni dell’assessore sono il segnale dell’assenza di un vero programma di sviluppo della città da parte della giunta Bandecchi, che fino a questo momento non ha mostrato quale sia la sua idea di crescita per il territorio. Su questo, la nostra attenzione sarà sempre altissima”.