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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica San Gemini

Vertenza Sangemini, i sindaci fanno quadrato: serve un piano industriale di rilancio

Le istituzioni: preoccupazione per il futuro dei due storici stabilimenti. Le priorità: tutela dell’occupazione, integrità e centralità dei due siti

Sostanziale unità di intenti e preoccupazione per il futuro dei due storici stabilimenti umbri della Sangemini e dell’Amerino sono stati condivisi dai rappresentanti delle istituzioni locali interessate e dai segretari delle organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e le Rsu dei siti umbri nel corso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a San Gemini. Presenti, il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella, quello di Montecastrilli Fabio Angelucci, i vicesindaci di Terni e Acquasparta, Andrea Giuli e Benvenuto Romano, oltre agli assessori allo sviluppo economico di San Gemini e Acquasparta, Marco Medei e Federico Regno.

Dopo una ampia discussione che ha toccato vari e complessi aspetti della vertenza in atto, istituzioni e sindacati hanno indicato alcune priorità: il riconoscimento dell’alto valore, storico, iconico, identitario, sociale ed economico per il territorio umbro e ternano dei due marchi dell’acqua minerale, la tutela dell’occupazione, l’integrità e la centralità dei due siti, la necessità di conoscere in tempi brevi le linee guida di un piano industriale di rilancio.

La riunione ha inoltre confermato il ruolo fondamentale della Regione Umbria anche ai fini di una possibile cabina di regia regionale che coinvolga le istituzioni locali e le parti sociali per un vero e proprio patto di rilancio per l’Umbria e per riportare quanto prima la vertenza sui tavoli governativi.

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