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Salute

Lotta al cancro, ospedale di Terni all’avanguardia: effettuato un delicatissimo intervento allo stomaco

L’operazione è stata effettuata in diretta web dall’equipe del professor Amilcare Parisi di fronte a circa 70mila utenti collegati. Ecco com’è andata

Rivoluzionario intervento chirurgico all’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni che porta l’ospedale cittadino ai vertici mondiali della lotta al cancro.

La delicatisima operazione è stata effettuata nell’ambito del 32esimo congresso internazionale di chirurgia dell’apparato digerente che si è svolto il 26 e 27 novembre dal Santa Maria di Terni. In questa occasione, l’equipe diretta dal professor Amilcare Parisi, direttore di chirurgia digestiva e d’urgenza, ha eseguito un intervento in live surgery per cancro dello stomaco, trasmesso in diretta con centri chirurgici nazionali e internazionali.

In particolare, nel corso della diretta, il professor Parisi ha eseguito un intervento per tumore dello stomaco utilizzando una innovativa tecnica chirurgica per il trattamento del cancro dello stomaco, che ha personalmente messo a punto insieme alla sua equipe, utilizzando un approccio interamente mininvasivo per mezzo della tecnologia robotica.

Si tratta di una procedura unica, la cui ideazione è partita proprio dal centro ternano e ora è diventata oggetto di pubblicazioni scientifiche e diffusione in congressi internazionali.

L’intervento, una gastrectomia totale, è tra i più complessi nell’ambito della chirurgia dell’apparato digerente e consiste nell’asportazione di tutto lo stomaco con associata la rimozione in un unico blocco di tutte le stazioni linfonodali loco-regionali secondo le più aggiornate linee guida oncologiche internazionali, e nella successiva ricostruzione del tratto digerente.

L’unicità della procedura è l’esecuzione di tutte queste fasi dell’intervento senza l’apertura della parete addominale. La rimozione dell’intero stomaco e la ricostruzione del tratto digerente è eseguita completamente mediante strumenti robotizzati. Tutto questo attraverso alcune piccole incisioni di soli 8 millimetri.

Il congresso di chirurgia dell’apparato digerente è un evento unico nel suo genere che fa della chirurgia in diretta lo strumento principe per mostrare il punto sulla chirurgia digestiva, dalle tecnologie d’avanguardia agli aggiornamenti italiani e stranieri.

L’azienda ospedaliera di Terni è tra i pochi centri italiani e l’unico in Umbria ad aver partecipato a questo evento e ormai, da alcuni anni ad esserne un vero e proprio riferimento.

Il professor Amilcare Parisi e la sua equipe, con la collaborazione del personale di sala operatoria e della dottoressa Maria Rita Commissari, direttrice di anestesia e rianimazione, hanno portato a termine un intervento complesso e ad elevata tecnologia. È stato utilizzato nello specifico l’approccio robotico, una tecnica sviluppata nel corso di oltre dieci anni di esperienza grazie al supporto della direzione aziendale, che ha investito in termini di aggiornamento tecnologico e di formazione e riorganizzazione di tutto il personale coinvolto.

La struttura diretta dal professor Parisi è specializzata da anni in chirurgia oncologica mininvasiva, dove le tecniche laparoscopiche e ora anche robotiche sono ormai praticate di routine, come in pochi altri centri in Italia.

Le sale operatorie dell’azienda ospedaliera di Terni dispongono dell’innovativa tecnologia laparoscopica 3D e 4K oltre a schermi ad alta definizione 2D, un sistema audio-video integrato di ultima generazione e il sistema di chirurgia robotica Da Vinci XI. Il congresso ha coinvolto 60 sale operatorie da tutto il mondo collegate contemporaneamente, circa 70.000 utenti hanno seguito le procedure nei diversi centri internazionali e via web streaming.

Un’altra tecnologia, che pochi centri a livello mondiale possono vantare, è stata mostrata nel corso dell’intervento in diretta: la cosiddetta “chirurgia di navigazione – navigation surgery”.

L’intervento è stato realizzato sulla guida di immagini prodotte da una telecamera robotica a mezzo della diffusione di un particolare tracciante fluorescente capace di evidenziare i linfonodi, formano una specie di rete attraverso dei canali che li collegano, avvolgono gli organi. Gli interventi oncologici sullo stomaco per essere considerati radicali necessitano della rimozione contestuale di queste strutture dette “linfonodi” che sono responsabili del drenaggio di liquidi, ma rappresentano anche, purtroppo, una via di diffusione di cellule maligne da aree tumorali.

La procedura realizzata è quindi rivoluzionaria e apre il fronte ad una nuova era chirurgica. Il protocollo adottato dal professor Parisi comprende l’esecuzione, il giorno prima dell’intervento, di una gastroscopia con iniezione intorno al tumore di un colorante speciale, il verde di indocianina, il quale stimolato da specifiche lunghezze d’onda (vicino infrarosso) della luce emette una visione fluorescente.

Il sistema robotico in dotazione presso l’azienda di Terni ha una telecamera in grado di passare dalla normale visione alla visione a fluorescenza. Questo vuol dire che rende visualizzabili immagini nello spettro del vicino infrarosso, normalmente non visibili all’occhio umano.

Questa integrazione di immagini permette di individuare la rete del sistema di drenaggio dall’area tumorale e le stazioni linfonodali con una precisione straordinaria. L’intervento si è quindi svolto sulla guida del tracciante fluorescente andando a rimuovere tutte le aree in cui risultava la sua diffusione. Nel corso della procedura sono state evidenziate anche aree che non sarebbero altrimenti state individuate nel corso di una normale dissezione chirurgica.

L’azienda ospedaliera di Terni oggi si pone all’avanguardia nel trattamento del cancro gastrico e si candida come centro di riferimento internazionale per questa patologia. Inoltre, grazie alla disponibilità, presso l’azienda ospedaliera di Terni, di un robot “Da Vinci XI” di ultima generazione, l’abilità tecnica dell’operatore si associa ad un intervento svolto completamente in chirurgia mininvasiva. In questo modo la garanzia di un intervento radicale si unisce ad un eccellente decorso post-operatorio caratterizzato da un ridotto dolore, un veloce recupero della funzionalità digestiva e una rapida dimissione, in media dopo appena 5 giornate dall’intervento, con un netto miglioramento della qualità della vita rispetto ad un approccio in chirurgia tradizionale.

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