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Salute

Terni diventa capitale mondiale della lotta ai tumori

Cinque esperti in città per illustrare le ultime tecniche contro le neoplasie. Il dottor Bracarda: l’oncologia umbra è all’avanguardia

Ogni giorno in Italia oltre 200 persone si ammalano di un tumore al tratto genito-urinario. Il cancro alla prostata, al rene e alla vescica (insieme a quello più raro del testicolo) sono, nell’insieme, neoplasie in crescita e destinate ad aumentare ulteriormente di pari passo con l’avanzare dell’età media degli italiani. Per fare il punto sullo stato dell’arte della lotta a queste malattie, si apre domani a Terni il convegno internazionale “The 6th world top Communications of the year in Genito-Urinary Oncology”.

Per due giorni all’hotel Michelangelo Palace si riuniscono oltre 150 medici specialisti e sono previsti anche gli interventi di cinque esperti internazionali. “Sono patologie oncologiche per le quali abbiamo ottenuto risultati importanti sia in termini di sopravvivenza che di qualità di vita dei pazienti - afferma il dottor Sergio Bracarda, segretario scientifico dell’evento e direttore dell’oncologia medica dell'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni - Le neoplasie prostatiche, renali e uroteliali sono tutte caratterizzate dall’arrivo di nuovi farmaci e combinazioni terapeutiche ed importanti vantaggi in sopravvivenza. L’obiettivo principale del convegno di Terni è quello di illustrare le principali novità della ricerca medico-scientifica emerse nell’ultimo anno. Lo faremo come sempre coinvolgendo diversi specialisti interessati a queste forme di cancro in un’ottica multidisciplinare, anche diagnostica”.

“Tra le cure a disposizione di malati e specialisti, un ruolo particolarmente importante è quello che hanno assunto l’immuno-oncologia e le nuove terapie a target molecolare - prosegue Bracarda - Nel primo caso si tratta di una terapia che stimola il nostro sistema immunitario a combattere e riconoscere le cellule tumorali come tali attraverso l’uso di anticorpi monoclonali. Gli ultimi dati della letteratura scientifica dimostrano come sia efficace sia per il tumore del rene che della vescica. Ultimissime ricerche stanno aprendo nuovi ed interessanti scenari anche per il trattamento di alcuni casi di tumore prostatico avanzato”.

“L’oncologia italiana, e in particolare quella umbra, è all’avanguardia in Europa per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti colpiti da tumori genito-urinari - conclude Bracarda - Lo dimostrano chiaramente i dati relativi alla sopravvivenza che sono superiori alla media continentale. Tuttavia, molta strada resta ancora da percorre soprattutto per quanto riguarda le forme di cancro più gravi. Non bisogna quindi abbassare la guardia e proseguire nell’incentivare la ricerca per trovare nuove armi terapeutiche, cosa che a Terni stiamo mettendo a punto”.

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