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Servizi all’infanzia a Terni, salari in bilico: si rischiano tagli fino a 150 euro al mese, lavoratrici in assemblea

Appello delle educatrici dopo l’incontro promosso dalla Fp Cgil: “Chiediamo rispetto, difendiamo il servizio pubblico”. Lunedì il tavolo di raffreddamento in prefettura

Difendere il proprio lavoro, il salario e soprattutto il ruolo pubblico dei servizi all’infanzia nella città di Terni: è questo l’obiettivo comune che è emerso dall’assemblea delle lavoratrici dei servizi educativi del Comune, organizzata dalla Fp Cgil di Terni presso la camera del Lavoro, e che ha visto un’ampia partecipazione in preparazione dell’incontro in prefettura di domani, lunedì 6 settembre.

“Le educatrici sono fiduciose nel ruolo delle istituzioni per la ricomposizione della vertenza - spiega Desirè Marchetti della Fp Cgil - ma chiedono al contempo rispetto per il proprio ruolo e per anni di servizio spesi con grande professionalità”.

I temi al centro della vertenza, che hanno portato ad aprire la procedura di raffreddamento presso la prefettura, sono molteplici: accanto al pesante taglio alle voci salariali del personale (circa 150 euro/mese), ci sono forti criticità nell’organizzazione del lavoro e, più in generale, la netta impressione di una mancanza di attenzione verso l’insieme dei servizi educativi all’infanzia.

“Come Fp Cgil, con il pieno sostegno delle lavoratrici dei servizi educativi del Comune di Terni - conclude Marchetti - lunedì in prefettura torneremo a chiedere al comune di offrire più e non meno servizi alle famiglie ed in particolare alle donne e di rispettare le lavoratrici che da anni garantiscono un servizio pubblico di qualità alla cittadinanza ternana”.

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