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Venerdì, 19 Aprile 2024
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E' umbro l'almanacco più antico d'Italia: Barbanera 2023 aspetta i suoi lettori nelle edicole e librerie con una veste rinnovata e tante novità

Pratici consigli per uno stile di vita consapevole, in armonia con la natura e con il tempo e con una rinnovata attenzione alla sostenibilità e alle buone pratiche contro lo spreco: è il più longevo almanacco d'Italia

Pratici consigli per la casa, l’orto, il giardino e il buon vivere quotidiano seguendo le stagioni e le fasi della luna: come da almeno 261 anni, l’Almanacco Barbanera dal 22 ottobre torna disponibile in tutte le edicole e librerie d'Italia, assieme al calendario lunario che esce quest’anno sia in veste classica sia in versione Braille con contenuti multimediali. Tante le informazioni, i consigli e le riflessioni che cadenzeranno mese per mese la vita dei lettori per tutto il 2023, dispensando ricette semplici e gustose in cucina, rimedi naturali per il benessere di mente e corpo, suggerimenti contro lo spreco e brevi approfondimenti sul vivere civile, sui bisogni di condivisione e partecipazione e sulla necessità di “stare al tempo” senza farsi sopraffare dagli eventi ma ricercando ogni giorno un equilibrio armonico e consapevole con il mondo che ci circonda.

Le novità del calendario 2023

Tra le novità dell'edizione 2023, una diversa modalità di racconto, più narrativa e vicina al lettore, una veste grafica più essenziale che valorizza le poetiche illustrazioni, un nuovo approccio alla cucina, con ricette stagionali e tradizionali di facile esecuzione, una rinnovata attenzione ai temi del riciclo e del risparmio energetico, e inoltre un più ampio spazio per le curiosità scientifiche e per il tempo libero da investire nelle relazioni, nella condivisione di spazi e sogni comuni, nella cura di noi stessi e di chi amiamo. 

I dialoghi tra il filosofo Barbanera e il suo amico Silvano all’apertura di ogni mese si fanno poi ancora più ricchi di spunti di riflessione per superare insieme, con ironia e un vago fatalismo, le inevitabili contraddizioni dell’esistenza. Tutto l’Almanacco si fa ancora più vicino al quotidiano, grazie a una voce narrativa unica che pare raccogliere le esigenze di ascolto e rinnovamento del lettore.

Una versione per non vedenti e ipovedenti

Quest’anno poi il calendario Barbanera esce in edicola e in libreria, per la prima volta, anche in versione ottimizzata per non vedenti e ipovedenti. Un'edizione speciale, fruibile da tutta la famiglia perché mantiene gli stessi contenuti e la grafica del calendario tradizionale ma con testi di maggiori dimensioni e integrazioni in braille e audio tramite QR-code. Un prodotto unico in Italia, realizzato in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus-Aps e Irifor.

Il riconoscimento UNESCO

Con una storia di oltre due secoli e mezzo e dal 2015 “Memoria del mondo” Unesco, l'Almanacco più celebre e longevo d'Italia dimostra ancora una volta la sua capacità di rinnovarsi, rendendosi interprete del tempo, fedele alla tradizione e visionario allo stesso tempo, come il leggendario e misterioso filosofo che per primo lo fece dare alle stampe nel 1762.

Non è un caso che la voce Barbanera, come sinonimo di almanacco, lunario e calendario, compaia nei maggiori dizionari italiani e rappresenti ancora oggi un fenomeno editoriale senza uguali, con un totale di tre milioni di copie all’anno diffuse prevalentemente tramite edicole e librerie. La sua fama ha attraversato i secoli in un crescendo straordinario: nel tempo i lettori si sono urbanizzati e poi digitalizzati, vivono luoghi, esigenze e ritmi diversi, ma Barbanera continua ad affascinarli, con i consigli, le previsioni, l’amore per il mondo e per la natura, con una filosofia di vita che guarda all’armonia tra l’uomo, la natura e le cose del mondo.

Novità da collezione

La collezione dei calendari tascabili profumati del primo Novecento. Nel suo incessante lavoro di catalogazione, la Fondazione Barbanera 1762 sta ora lavorando alla collezione di calendari tascabili che conta al momento qualche centinaio di esemplari provenienti da vari paesi europei. Interessanti i calendarietti profumati, che hanno avuto un'ampia diffusione nel Novecento fino agli anni ‘60. Ispirati all'art deco e molto curati dal punto di vista editoriale, erano realizzati con carte pregiate e dettagli preziosi. I fogli, impregnati di essenze profumate e custoditi in una velina, venivano regalati da alcune profumerie come strenna di fine anno. Rappresentativi di una specifica tradizione editoriale, i calendari tascabili ebbero un’importante funzione di divulgazione culturale. Alcuni erano vere monografie: riduzioni di romanzi, drammi, teatro lirico e biografie di personaggi illustri.

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