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Special Olympics e fair play: l’avversaria si fa male, lui vince e le consegna la medaglia

Bel gesto di un giovane atleta cresciuto nel Terni Rugby ai Giochi Nazionali. Intanto i Draghetti brillano con l’Under 11

Nuova esperienza per i Draghetti dell’Under 11 del Terni Rugby. A Tuoro sul Trasimeno i giovani rossoverdi hanno partecipato sabato 11 giugno al torneo di beach rugby organizzato dal Magione Rugby che rientra tra le tappe del Trofeo Italiano. Al seguito dei Draghi c'erano i coach Davide Gentili e Roberto Golfetto e il giocatore della Juniores Flavio Passero. Ottima prestazione per i Draghi che per la prima volta hanno affrontato il gioco veloce e dinamico tipico del beach rugby. L’esordio con i pari età di Perugia ha visto un inizio con il piede giusto da parte dei Draghi che hanno messo in campo bei placcaggi e tanta voglia di fare meta. Nella seconda partita disputata contro i padroni di casa del Magione i ragazzi rossoverdi hanno continuato con la stessa grinta della prima partita, si è visto un buon gioco di squadra e tanta voglia di divertirsi senza mollare. Nell’ultima partita contro lo Junior Perugia, infine, si è vista come al solito tanta grinta ma stavolta meno precisione nei placcaggi. La giornata è finita con un bel bagno nel lago per tutti i ragazzi, in particolare per coach Davide Gentili. L’unione del gruppo si vede anche da queste piccole grandi cose che sono altrettanto importanti della grinta dimostrata in campo e della voglia di giocare a rugby. Una grande famiglia dove valori come sostegno, amicizia, determinazione e altruismo sono il nostro pane quotidiano. Per averne una prova concreta basta venire a trovarci al campo di Via del Cardellino e provare con noi questo meraviglioso gioco che è il rugby.

Intanto ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che si sono svolti dal 4 al 9 giugno a Torino splendido gesto di fair play di Pietro Lisi. Il giocatore della Juniores, cresciuto nel Terni Rugby, era a Torino in qualità di partner del team del Liceo Artistico di Terni. Al momento di partecipare alla staffetta 4x100 l'infortunio di una ragazza che era partner degli atleti con disabilità intellettiva della scuola ternana stava per compromettere la partecipazione alla gara. A quel punto Pietro si è fatto avanti dando la sua disponibilità a sostituire la partner infortunata e a completare la gara conclusa tra l'altro al terzo posto. Ma è al momento della premiazione che Pietro ha fatto un gesto che è stato sottolineato anche dall'organizzazione dei Giochi di Special Olympics. Appena ricevuta la medaglia, infatti, il Drago del Terni Rugby se l'è sfilata dal collo e ha chiamato a gran voce la ragazza che si era infortunata, a cui aveva preso il posto in gara, per cederle la sua medaglia. Un gesto spontaneo che è venuto dal cuore e che descrive meglio di tante altre parole il significato della parola “sostegno”, fondamento essenziale dei tanti valori che caratterizzano il gioco del rugby. Un gesto che abbraccia totalmente anche il messaggio di inclusività tipico di Special Olympics. A maggior ragione perchè se Pietro non avesse accettato di correre quella staffetta, gli atleti speciali del Liceo Artistico non avrebbero potuto partecipare. 

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