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Camposcuola Casagrande, una passione non ricambiata

A rilento il restyling dell'area verde nel centro cittadino. Disagi per le decine di frequentatori di ogni giorno

Lo sport non è semplicemente un mero hobby. C’è chi lo pratica per il piacere di farlo, chi ne beneficia a livello fisico e mentale, chi ne fa una vera filosofia di vita. La città di Terni non è assolutamente esclusa da tutto ciò, anzi. Basta camminare nei pressi del centro cittadino, come nelle periferie, per poter tastare il grande desiderio di confrontarsi anche solo con se stessi.

Nel cuore del capoluogo vive il camposcuola ‘Casagrande’, una struttura amata profondamente dai ternani, e non solo, che qui possono fruire di ampi spazi verdi. Insomma, una sorta di isola felice, che può essere sfruttata dagli amatori, come dagli atleti partecipanti alle varie competizioni agonistiche. Non c’è differenza: tutti uniti sotto l’egida della passione, purtroppo però, non ricambiata.

Già perché, dal punto di vista della riqualificazione, ci si attendevano dei passi in avanti. Dal 2016 al commissariamento del Comune, l’iter verso un restyling, tanto atteso quanto auspicato, non è mai avvenuto. Dall’ammodernamento della pista di atletica fino all’intervenire sul miglioramento dei servizi di assistenza, necessità ed ospitalità (come bagni e spogliatoi) confacenti alle esigenze dei fruitori. Eppure il ‘Casagrande’ è diventato, praticamente da sempre, un punto di riferimento e di incontro un po' per tutti. I ragazzi delle scuole spesso si cimentano in gare entusiasmanti, poi ci sono gli atleti i quali ambiscono a perfezionarsi nelle varie specialità. E infine gli amatori, numero sempre in crescita in virtù di una necessità maggiore di collimare le proprie esigenze con lo sport, di ogni ordine e grado.

Ai lati del camposcuola è possibile utilizzare ampi spazi verdi per potersi riprendere dopo l’attività fisica. Il parco Ciaurro, al di sopra, offre un’ulteriore possibilità di potersi affrancare dalla routine ed affrontare l’anello sfruttando anche la metà ciclabile. Che esistano delle priorità di intervento è assolutamente lecito. Ora spetterà alla nuova amministrazione calendarizzare e soprattutto individuarle con la speranza che si possa trovare uno spazio di dibattito. 

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