Il Circolo Scherma Terni sfida il Coronavirus tra lezioni virtuali e “question-time” con Foconi
Da fine aprile oltre 100 giovani schermidori si incontrano virtualmente per lezioni teoriche e pratiche tre volte a settimana
Nonostante il coronavirus non si possa sconfiggere con una stoccata vincente, il Circolo Scherma Terni non si è fatto intimidire. Dopo un periodo di assestamento e grazie al lavoro corale dei maestri, dallo scorso 23 aprile e dopo troppo tempo lontani dalla pedana, i giovani atleti hanno iniziato ad allenarsi virtualmente.
Tre appuntamenti a settimana, di cui due più fisici, per i quali i ragazzi hanno creato in casa uno spazio d due metri per due, e una lezione teorico-strategica. Oltre ad appuntamenti speciali, come quello che si è svolto proprio ieri pomeriggio. Special guest non poteva che essere il campione mondiale Alessio Foconi che ha partecipato a un vero e proprio question-time che ha entusiasmato i ragazzi. “Alessio è sempre disponibilissimo ed è un mattatore: nel corso dell’incontro i ragazzi hanno fatto molte domande e lui ha dato consigli e buone pratiche. Sono tutti rimasti entusiasti – afferma il maestro Alessandro Picchi – perché anche i più giovani hanno visto che i timori e le paure non li riguardano solo individualmente, ma sono gli stessi che hanno anche i grandi campioni”.
Un bel momento di confronto e condivisione, quindi, con l’obiettivo di far sentire il Circolo Scherma Terni vicino a ragazzi che, dall’oggi al domani, si sono visti privare dei loro luoghi di riferimento, ossia la scuola e la palestra dove, in molti, si allenavano anche cinque volte a settimana.
“L’obiettivo di queste lezioni tramite zoom – afferma il maestro Daniele Anile – era proprio questo: far capire ai ragazzi che ci siamo, stabilire un contatto. Oggi gli strumenti di condivisioni a disposizione dei più giovani sono molteplici, ma quello che manca è la possibilità di condividere le emozioni. Con questa proposta vogliamo contribuire alla creazione di una nuova quotidianità che è venuta quasi completamente a mancare.”.
Le lezioni sono state divise per età (8-12 e 13-19 anni) e ai gruppi partecipano tra i 50 e gli 80 ragazzi alla volta. Gli istruttori guidano gli atleti e danno indicazioni, e nonostante tutti siano consapevoli che nulla può sostituire l’allenamento tradizionale, l’entusiasmo è palpabile, sia nelle parole dei maestri – un gruppo coeso di circa dieci tecnici, tutti coinvolti nel progetto - sia nella risposta di ragazzi e famiglie. “In questo momento – continua Anile – l’aspetto agonistico passa in secondo piano. Quello che ci interessa è l’aspetto sociale. Io che son di Roma posso dire che a Terni lo sport è vissuto tantissimo come “luogo” di aggregazione, probabilmente più che in altre città e il senso di appartenenza del Circolo Scherma Terni ci permette di mettere al centro del percorso proprio la valorizzazione di questo aspetto”.