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Titolo tricolore per una giovane ternana: "Vivere fuori città significa fare passi importanti verso la mia indipendenza"

La storia di Federica Cipolla grande protagonista con il Villorba Rugby: "È stata la scelta più bella e azzeccata della mia vita sia da un punto di vista rugbistico che personale"

Uno scudetto che profuma di storia per l’Iniziative Rugby Villorba. Le ‘Ricce’ infatti hanno trionfato nella doppia finale contro il Valsugana, davanti ad oltre 2000 spettatori presenti al Pata Stadium di Calvisano. All’interno del roster gialloblù è presente Federica Cipolla, giovane ragazza ternana che da due anni ha deciso di intraprendere la nuova avventura, nella squadra del comune in provincia di Treviso. Sacrifici, fatica sono gli elementi caratterizzanti dello sport. Altrettante le soddisfazioni quando si riesce a raccogliere i frutti di quanto speso, dentro e fuori dai terreni di gioco: “Sono salita a Villorba a fine settembre di due anni fa. È stata la scelta più bella e azzeccata della mia vita sia da un punto di vista rugbistico che personale. Vivere fuori da Terni significa fare dei passi importanti verso la mia indipendenza e ne sono perfettamente consapevole. Non mi manca molto la città– la famiglia naturalmente si e vorrei che fossero qui - perché mi trovo bene ed ho conosciuto tanta gente. Le differenze? Terni è più chiusa sotto l’aspetto mentale soprattutto a livello sportivo. La situazione è ben diversa (nel comune veneto ndr) ad esempio nelle scuole dove andavo a lavorare. Mi sono imbattuta in situazioni pazzesche: bambini e ragazzi delle superiori erano pronti ad ascoltare e provare a giocare, recependo i valori di questo sport. C’è una bella cultura di rugby ed un atteggiamento diverso rispetto al sacrificio ed alla fatica. Spero che la mia città possa capire l’importanza di questo sport”

Il provino all’estero, le emozioni dello scudetto ed i sacrifici 

“La passione è nata dieci anni fa al liceo scientifico Galileo Galilei” sottolinea Federica che poi dalle Iguane è volata in Inghilterra: “Ho fatto un provino all’estero, un’esperienza bellissima. Le ragazze sono sempre pronte ad allenarsi nonostante fatica, lavoro, spostamenti con i mezzi - anche di ore - per arrivare al campo. Sono allenamenti molto duri, c’è una buonissima organizzazione a livello tecnico. Ho deciso di trasferirmi a Villorba dato che conoscevo molte compagne del beach rugby. La mia intenzione era quella di seguire un percorso universitario, questa è stata la motivazione principale per la quale non mi sono spostata all’estero”. Ed ora le sensazioni post scudetto per Federica: “È stato uno scudetto sudato e meritato; ho provato milioni di emozioni e devo solo che ringraziare tutta la squadra. Siamo una grande famiglia, la nostra forza è il gruppo. Gli ultimi allenamenti per i play off ci hanno permesso di lavorare in maniera ancora più dura, senza mai mollare ed abbassare la testa. Sono molto felice di come abbiamo giocato nella finale, tutta la fatica fatta durante l’anno con la preparatrice Serena Chiavaroli e gli allenatori è stata ripagata ampiamente. Se scegliamo di fare qualcosa riusciamo, una cosa veramente forte per tutto il movimento femminile. Giudico la mia stagione positiva, sono cresciuta tantissimo sia da un punto di vista prettamente tecnico che di maturazione a livello personale. La mia giornata tipo? Ho iniziato a lavorare come operaia alimentare dopo aver lasciato l’università. Mi sveglio presto, alle 8 devo iniziare per poi tornare a casa verso le 17. Alle 17,30 sono in campo, alcuni giorni li dedico alle ragazze dell’under 16 e under 18 di cui sono allenatrice. Dopo circa due ore tra palestra e terreno di gioco faccio rientro per la cena. Molto spesso ci ritroviamo con le mie compagne, abitiamo anche abbastanza vicine, quindi quasi tutte le sere le trascorriamo insieme”

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