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Sindacati confederali di Terni: "Completare le più importanti infrastrutture"

Lo hanno sostenuto i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil Alessandro Rampiconi, Angelo Manzotti e Guglielmo Bizzarri

Nel territorio (quasi) tutte le infrastrutture più‘ importanti vengono iniziate ma non completate Il sindacato confederale sente l’esigenza di un contributo fattivo per far uscire dalla crisi, un territorio che in questi lunghi anni è stato martoriato. Lo hanno sostenuto i segretari territoriali di Cgil, Cisl, Uil Alessandro Rampiconi, Angelo Manzotti e Guglielmo Bizzarri, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Cgil, in vico S, Procolo. Per il sindacato le direttrici sono: salute ambiente e sicurezza, infrastrutture, appalti e welfare e formazione. Occorre completare le più importanti infrastrutture, iniziate e non ultimate, che consentirebbero l’abbattimento dei costi di trasporto, sfruttando anche le risorse messe a disposizione dal riconoscimento dell’area di crisi complessa. In particolare vanno portate a termine la piattaforma logistica, la metropolitana di superficie, la bretella di raccordo Ast-San Carlo, la Terni-Rieti, la Terni-Civitavecchia. Con la vocazione industriale dell’intera area, nella sola città di Terni entrano mediamente 500 tir al giorno, provocando una congestione con evidenti ricadute ambietali. Il settore più penalizzato è quello dell’edilizia, che con la crisi in corso è stato messo in ginocchio. Per il sindacato confederale è necessario arrivare ad una legge regionale negli appalti e rilanciare la contrattazione di filiera che significa equità di trattamento per tutti i lavoratori anche in termini di sicurezza, e puntare sull’innovazione, formazione e qualificazione per cercare d’inserire i giovani nel mondo del lavoro.

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