Marmore, addio al camping. “Chiude una struttura che era punto di riferimento per Terni e per l’Umbria”
Riconsegnate le chiavi al Comune di Terni, il rammarico dei gestori. Interrogazione del Pd: poteva restare aperto almeno un altro anno, atto di scelleratezza estrema | VIDEO
Ultimo atto per il Camping delle Marmore. Oggi il Comune di Terni è tornato in possesso delle chiavi della struttura, segnando così – almeno temporaneamente – la chiusura dell’attività ricettiva.
Un provvedimento, quello di Palazzo Spada, che arriva “pur avendo richiesto una proroga in attesa del bando pubblico e della variante al piano regolatore. Siamo qui a malincuore dopo 27 anni – spiegano i gestori - a restituire una struttura che solo nell’ultima stagione ha avuto 7.300 arrivi. Chiude una struttura che era un punto di riferimento del territorio a servizio della cascata delle Marmore, punto di riferimento per il turismo ternano ed umbro”.
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E sulla questione anche i consiglieri comunali del Partito democratico, Francesco Filipponi e Tiziana De Angelis, hanno presentato un’interrogazione all’esecutivo Latini.
“Abbiamo appreso della chiusura definitiva da parte del Comune di Terni – scrivono Filipponi e De Angelis - pur avendo la giunta attraverso un suo autorevole esponente, dichiarato in risposta ad un nostro atto consiliare, di coinvolgere prima di questo epilogo il consiglio comunale e verificare le possibilità di proseguire con l’ubicazione attuale. A tale risposta pubblica non sono seguiti atti e fatti concreti, tanto che alla data di oggi Marmore non avrà più, nell’ubicazione attuale, una struttura eccellente destinata a campeggio per l’estate 2021”.
Per questo i consiglieri dem chiedono “di conoscere i motivi per cui non si è proceduto, nonostante le dichiarazioni rese pubblicamente, alla predisposizione degli atti necessari e conseguenti alla modifica del piano regolatore e del piano particolareggiato di Marmore per verificare la permanenza dell’ubicazione attuale e “di conoscere gli atti e gli adempimenti assunti ad oggi, se ci sono per realizzare la nuova struttura, nei pressi del laghetto Ast e se essa sarà pronta per la prossima estate”. Atti che, sottolinea il Pd, se non ci fossero, rappresenterebbero un provvedimento di una “scelleratezza estrema”.