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“Arrestare un minorenne che spaccia è una sconfitta. Ma non lo abbandoneremo”

Il saluto del questore di Terni, Roberto Massucci, che da lunedì prenderà servizio a Livorno: “Esorto i ragazzi a riprendersi i loro spazi”

La droga è soltanto la punta dell’iceberg. Perché nei suoi quattordici mesi alla guida della questura di Terni, Roberto Massucci ha avuto un osservatorio privilegiato per inquadrare un fenomeno più complesso e che riassume nel “processo di rottura del rapporto tra giovani e città”.

Saluto questore Terni, Roberto Massucci

Sono proprio i giovani l’obiettivo principale del saluto del questore, che da lunedì primo marzo prenderà servizio a Livorno e verrà sostituito da Bruno Failla. “Esorto i ragazzi a riprendersi i loro spazi”, è l’invito di Massucci, che invoca una “analisi scientifica su chi sono i ragazzi ternani e su quali sono i loro bisogni”, rivendicando la bontà della città, le sue tradizioni e le sue potenzialità. “Più che concentrarci sulla carta fuori da un cestino dell’immondizia, dovremmo valorizzare le ricchezze di Terni” e non “continuare a deprimerla”.

C’è insomma da mettere assieme istituzioni, famiglie, forze dell’ordine. “Arrestare un minorenne che spaccia droga – spiega Massucci – è una sconfitta. Ma non lo abbandoneremo. E più che concentrarci su quello che abbiamo arrestato, dobbiamo continuare a pensare a tutti quelli che restano fuori”.

(foto e video di Giacomo Sirchia)

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