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Visite “lampo” per smaltire le liste d’attesa: “Una ogni quindici minuti, così è troppo”

I medici di Cimo contro la Regione Umbria: ecco dati e documenti che confermano le nostre preoccupazioni. Palazzo Donini: chiesto alle Aziende solo di ridurre i tempi per le sanificazioni

Visite “lampo” per smaltire le liste d’attesa, Cimo medici incalza la Regione dell’Umbria: “Quando abbiamo detto che le visite erano state programmate ogni quarto d’ora lo abbiamo detto su dati di fatto e su documenti emanati dalle Aziende”.

A parlare è il segretario regionale del sindacato dei medici, Marco Coccetta, che torna sulla questione sollevata qualche giorno fa attorno al “piano” elaborato per smaltire le liste d’attesa, aumentate con l’emergenza sanitaria.

Ad una prima richiesta di chiarimento di Cimo Umbria, Palazzo Donini aveva replicato definendo “fantomatica” la richiesta a cui il sindacato faceva riferimento, ossia programmare una visita specialistica ogni 15 minuti. “La direzione regionale salute e welfare ha solamente chiesto alle Aziende il ripristino delle prestazioni così come erano regolate prima della pandemia mantenendo, però, un margine di due minuti tra l’esecuzione delle prestazioni per consentire un’adeguata sanificazione dei dispositivi e degli ambienti, in modo da garantire la sicurezza dei cittadini. È singolare pertanto – diceva ancora la Regione - che una sigla sindacale prenda una posizione del genere senza aver avuto prima un’interlocuzione con la direzione regionale che, in questa fase, sta raccogliendo informazioni dalle Aziende sanitarie e ospedaliere sui tempi di svolgimento delle prestazioni prenotabili attraverso il Cup, al fine di uniformare il livello di assistenza”.

A distanza di qualche giorno, attraverso il segretario regionale Coccetta, Cimo Umbria torna sull’argomento, citando anzitutto le due delibere che in estate programmavano la ripartenza delle attività e le azioni per l’abbattimento delle liste di attesa. Azioni che, secondo Cimo, “hanno portato a una saturazione delle liste di secondo livello e sono state fatte delle liste aggiuntive per saturare le liste d’attesa”.

“Nel programma delle prestazioni ambulatoriali esistono delle liste di prenotazione che sono di primo livello e di secondo livello. Il primo livello – spiega Coccetta in un video - è quando il medico curante fa una richiesta per una prestazione e questa viene erogata dal Cup. C’è un secondo livello nel momento in cui lo specialista ha necessità di rivalutare il paziente e quindi può programmare gli appuntamenti. Ma a queste si sono sommate, da parte delle Aziende sanitarie, delle liste aggiuntive per saturare le liste d’attesa”.

“Per fare esempi concreti e realmente accaduti - dice ancora Coccetta - i medici si sono ritrovati contemporaneamente due liste in cui in una c’era un appuntamento alle 9, un altro alle 9,30, poi alle 10 e così via fino a termine della mattinata. Nell’altra lista aggiuntiva - sottolinea il segretario Cimo - gli appuntamenti erano stati fissati alle 9.15, alle 9.45, alle 10.15 e così via, ogni mezz’ora fino a fine turno”.

“Quando abbiamo detto che le visite erano state programmate ogni quarto d’ora lo abbiamo detto su dati di fatto e su documenti emanati dalle Aziende”, tiene a evidenziare Coccetta. “Non è Cimo che ama fare polemiche ma risolvere i problemi. Siamo sempre pronti a dare il nostro contributo”.

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