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Amelia, Leonardo Pimpinelli rieletto presidente del consiglio. L'attacco del Pd

Dopo le dimissioni rassegnate a seguito di un discusso post ritenuto "sessista" dall'opposizione, la maggioranza si ricompatta attorno a Pimpinelli rieletto nuovamente presidente del consiglio comunale di Amelia. Il Pd insorge.

Un punto caldo all'ordine del giorno del consiglio comunale di Amelia di veenrdì 13 novembre, era l'elezione del nuovo presidente del consiglio. Gli orientamenti della maggioranza erano chiari: Pimpinelli deve tornare sullo scranno più alto di Palazzo Cansacchi, in quanto, secondo il gruppo di centrodestra, la vicenda che si è consumata su Facebook e relativa a un post di dubbio gusto pubblicato da Pimpinelli contro la ministra Azzolina, non ha quei connotati di gravità tali da giustificare un suo declassamento a semplice consigliere comunale.

Al momento della votazione, Pimpinelli è uscito per una forma di correttezza istituzionale. Ma comunque l'orientamento si era già stabilizzato e con 8 voti favorevoli, 2 attribuiti al pentastellato Gianfranco Chieruzzi e un astenuto, Leonardo Pimpinelli torna a essere il presidente del consiglio comunale di Amelia. 

Pd: "Ipocrisia del centrodestra al potere"

È feroce la reazione del segretario dell'unione comunale Pd di Amelia, Piero Bernardini, che attacca in solido la maggioranza di centrodestra accusandola di aver condotto la vicenda con ipocrisia. Parla di "atteggiamenti cinici" messi in atto dal centrodestra: "Il primo atteggiamento cinico è del presidente del Consiglio: se veramente le sue scuse - scrive Bernardini - e le iniziali prese di distanza del partito di provenienza, fossero state sincere, avrebbe dovuto dimettersi di nuovo o non avrebbe dovuto accettare la rinnovata fiducia! Non lo ha fatto perché le sue dimissioni sono state dimissioni farsa, o perché ( cosa più plausibile ) non ha capito la  gravità di ciò che ha fatto."

Quindi, l'attacco diretto alla Pernazza: "Il secondo atteggiamento cinico è della maggioranza di centrodestra e, in special modo, della sindaca: dopo le iniziali prese di distanza, hanno riconfermato il già vituperato Presidente: nuova ipocrisia al potere! Pur di mantenere poltrone ed equilibri, in barba ai cittadini, hanno perpetrato l’insostenibile.

Il terzo atteggiamento cinico - prosegue Bernardini - è contro la Città di Amelia, la sua storia e delle sue istituzioni, consiglio comunale in primis: nel passato, nessuno avrebbe mai giustificato uno schiaffo così pesante, e fuori luogo, a una ministra della Repubblica, delegittimando la credibilità politica, istituzionale e morale della sua assise principe.

Mai - conclude il segretario comunale del Pd - mi sarei aspettato uno schiaffo così pesante alla nostra tradizione, alla storia e le sue istituzioni locali di rispetto ai profondi sentimenti del nostro popolo".

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