Amelia, presentato il Biennio Geraldiniano: “Evento per un uomo che ha segnato un'epoca nel nuovo mondo”
Iniziativa al chiostro Sant’Agostino per valorizzare la figura di Alessandro Geraldini, primo vescovo amerino di Santo Domingo. Iniziati i contatti per l’emanazione di un francobollo commemorativo
“La presenza dell’ambasciatore della Repubblica Dominicana presso la Santa Sede Luis Montalvo Arzeno è molto importante per aiutarci a diffondere l’opera e la figura di Alessandro Geraldini”. Lo ha detto il sindaco di Amelia e presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza in occasione della presentazione del biennio Geraldiniano avvenuta giovedì scorso al chiostro di Sant’Agostino per valorizzare la figura del Vescovo di origini amerine a 500 anni dalla sua morte.
“Ringrazio – ha aggiunto la Pernazza - l'ambasciatore stesso per il suo impegno e la sua statura culturale e umana, ringrazio il vescovo, il professor D’Angelo e tutti gli altri partecipanti per queste giornate molto significative e strategiche per promuovere al grande pubblico un personaggio che tanto ha fatto nelle lontane Americhe molti secoli fa. Il prossimo anno prenderanno il via le iniziative per celebrarne la figura e l'importanza che ebbe per il nuovo Mondo e quella che riveste ancora oggi per la promozione e la storia della città di Amelia. Un ringraziamento sentito la Presidente lo ha rivolto anche al sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, presente ad Amelia.
“Queste iniziative – ha poi sottolineato - devono coinvolgere il più possibile tutti. Per questo motivo nei prossimi mesi verrà interessata tutta la città con le sue realtà sociali e culturali. Il mio auspicio è che, grazie anche a queste iniziative, i rapporti con Santo Domingo crescano e si rafforzino”.
“L’ardente spirito missionario del vescovo Geraldini – ha ricordato il vescovo Soddu – lo portò a raggiungere le Americhe mettendosi, come padre e pastore, a servizio del bene umano e spirituale delle popolazioni indigene. L’auspicio è che la conoscenza del contesto storico, sociale e religioso in cui tanti missionari si sono trovati ad operare, aiuti sempre più la collettività umana nel comune rendimento di grazie a Dio per l’opera e il bene da essi profuso”.
In occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario è stato costituito un Comitato diocesano, presieduto dal vescovo e dal professor D’Angelo, per rilanciare la conoscenza del vescovo Geraldini e sollecitare la riflessione e il dibattito su una figura poco nota ma estremamente importante, sia sotto il profilo operativo e concreto, sia sotto quello simbolico dell’incontro-scontro tra la civiltà europea e quella definita ‘precolombiana’ all’alba dell’arrivo degli europei in Centroamerica nel 1492. Il comitato intende promuovere uno sguardo approfondito e prolungato sulla biografia e l’opera di Geraldini, consentendo di riflettere in maniera maggiormente consapevole e meno superficialmente ideologizzata su fenomeni complessi e problematici come le migrazioni di massa.
Durante la presentazione è stato annunciato nei primi mesi del 2024 un convegno internazionale dal titolo ‘A 500 anni dall’America del primo vescovo residente di Santo Domingo, Alessandro Geraldini’, che farà il punto sulla sua opera di religioso e politico del XVI secolo, grazie alla partecipazione dei maggiori esperti del personaggio e del periodo storico, tra cui Edoardo D’Angelo dell’università di Napoli, Stefano Pittaluga dell’università di Genova, Gerard Gonzalez Germain dell’università autonoma di Barcellona, Carmen Gonzalez Vazquez dell’università Complutense di Madrid, Gabriella Airaldi dell’università di Genova, Franco Cardini dell’università di Firenze.
Sempre per il 2024 è, inoltre, in preparazione una mostra sul viaggio del vescovo Geraldini ed è poi previsto lo svolgimento di un convegno su ‘L’esperienza pastorale ed evangelizzatrice nelle Americhe’, con la partecipazione di rappresentanti religiosi e laici italiani, spagnoli e dominicani. Sono stati altresì avviati i contatti con l’amministrazione postale per ottenere, nel 2024, l’emanazione di un francobollo commemorativo.