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Tutto il mondo attorno a Germanico, il condottiero che doveva essere imperatore

Presentati gli eventi in programma in occasione del bimillenario della morte di Nerone Claudio Druso. Il 24 e 25 maggio ad Amelia un convegno internazionale, il 10 sarà inaugurata una straordinaria mostra interattiva

Nerone Claudio Druso Germanico muore a 34 anni, il 10 ottobre del 19 d.C., al culmine della carriera politica e all’apice della popolarità. Per le sue capacità militari e diplomatiche egli divenne una tra le più apprezzate figure della società romana dell’epoca. Destinato a succedere al trono alla morte dello zio na- turale e padre adottivo, Tiberio, la sua scomparsa prematura gettò l’Impero romano in un momento di profondo cordoglio e numerose statue vennero erette in suo onore. La statua loricata in bronzo, rinvenuta nel 1963 ad Amelia, rappresenta oggi una rara testimonianza della gloria di questo personaggio.

Attorno alla figura di Germanico è stato ideato, dal Comune di Amelia e dal comitato scientifico diretto dal professor Marcello Barbanera, “Germanico Cesare, a un passo dall’impero” un progetto che ha lo scopo di valorizzare il ricco patrimonio culturale che la città custodisce e di attribuirgli una adeguata risonanza.

VIDEO - In volo sulla città dalle mura poligonali

La ricorrenza del bimillenario della morte di Germanico diviene così un’opportunità non solo per promuovere questo capolavoro della statuaria antica, ma per approfondire i numerosi aspetti che riguardano il personaggio Germanico sia nell’antichità sia nell’età post-antica.

Una prima testimonianza del profondo interesse che ruota attorno al personaggio di Germanico è testimoniata dal folto pubblico che ha seguito con grande entusiasmo l’evento lancio presso il Teatro sociale di Amelia, lo scorso 22 marzo, presentato da Valerio Massimo Manfredi, storico, archeologo e scrittore di fama internazionale.

Amelia_conf stampa Germanico 3-2La conferenza stampa di oggi, 3 maggio, dà l’avvio ufficiale alle celebrazioni per il bimillenario e la cornice che la ospita, palazzo Montani Leoni a Terni, sede della Fondazione Carit, conferisce all’evento l’attenzione che merita. A fare gli onori di casa sono stati Luigi Carlini e Ulrico Dragoni, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione, i quali, insieme al vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, al sindaco di Amelia, Laura Pernazza, e al presidente del comitato scientifico per le celebrazioni, Marcello Barbanera, hanno presentato ufficialmente le tappe ed il programma.

Il primo appuntamento presentato è il convegno internazionale “Germanico Cesare a un passo dall’impero” che si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 maggio ad Amelia presso il museo archeologico. Grazie alla presenza dei massimi esperti impegnati a studiare le diverse sfaccettature di questo personaggio che fu non solo un militare, ma anche un politico, un letterato ed un diplomatico, verranno approfonditi sia gli aspetti più tecnici relativi alla statua bronzea, sia la figura dell’uomo e del suo ruolo all’interno della società del suo tempo: elementi, questi ultimi, a loro volta analizzati in modo approfondito dato che uno studio attento e preciso di Germanico non può prescindere dalla conoscenza della sua epoca storica. Studiosi da Parigi, Washington, Colonia, Udine e soprattutto Roma (Sapienza) - sono alcune delle sedi universitarie da cui provengono esperti di grande risonanza - porteranno contributi preziosi ed approfondimenti. Sarà un’occasione da non perdere per tutti, esperti e non, per chi non conosce ancora Germanico e il suo ritratto e per chi, già da tempo, ha dedicato a lui l’oggetto dei propri studi.

VIDEO -  La storia di Germanico

La mostra interattiva che si inaugurerà presso il museo archeologico, è sicuramente l’evento più atteso e non è un caso che sia stato collocato alla fine del bimillenario. Non solamente perché sarà inaugurata il 10 ottobre, giorno della morte di Germanico, ma perché andrà a concludere un anno tutto dedicato alla sua figura e al suo mondo e questo non poteva avvenire se non celebrando nel modo più spettacolare possibile Nerone Claudio Druso Germanico.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare l’impegno che la Fondazione Carit da sempre profonde nel promuovere eventi che legano le manifestazioni della cultura al suo territorio, in particolar modo alle scuole. Per questo motivo, in questa sede, viene premiato lo studente dell’Accademia delle Belle Arti di Perugia, il cui progetto grafico andrà a costituire la copertina del catalogo della mostra interattiva. Il bimillenario, ancora una volta, si rivela promotore della cultura, coinvolgendo i più giovani nei confronti di tematiche a volte trascurate come la tutela e la valorizzazione del locale patrimonio culturale.

A palazzo Montani Leoni è stata inoltre esposta, a cura della Fondazione Carit, la copia della statura bronzea di Germanico realizzata dal maestro Claudio Nicoli su commissione dell’ammiraglio Giampaolo Falciai.

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