Il Covid, i ritardi e poi la consegna: ecco quanto costa la casa della comunità di Amelia
La Usl Umbria 2 ha in affitto oltre duemila metri quadrati del nuovo fabbricato: contratto da sei anni per una spesa totale di circa 227mila euro l’anno. La delibera: “Canone congruo”
Inaugurata lo scorso 18 luglio, la casa della comunità di Amelia ha avuto una “genesi” un po’ tormentata: prima i ritrovamenti archeologici, poi l’emergenza Covid e poi ancora gli incrementi dei costi dei materiali hanno fatto slittare in più di una occasione la data di consegna del fabbricato alla Usl Umbria 2 che ha in affitto i locali del nuovo fabbricato realizzato lungo la strada Amelia-Giove.
I costi, gli impegni e le varie tappe del suo percorso sono ricostruiti nella delibera attraverso la quale l’azienda sanitaria formalizza il contratto di locazione dell’immobile.
La storia inizia a maggio e ottobre del 2016, quando la Usl 2 dell’Umbria ha stipulato con una azienda immobiliare di Amelia un contratto preliminare “per acquisire in locazione parte del costruendo fabbricato". Inizialmente, la superficie lorda chiesta in affitto era pari a 1.982,48 metri quadrati per un canone annuo di 171.285,84 euro più Iva, “per un valore mq/mese di 7,20 euro. Il canone - spiega la delibera numero 1345 del 27 luglio scorso, firmata dal direttore generale della Usl, Massimo De Fino - è stato ritenuto congruo, tenendo conto che il range delle quotazioni dell'osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate (4-7,20 euro) è riferito ad immobili con uno stato conservativo uffici/normale, mentre l’edificio oggetto della locazione è un fabbricato di nuova costruzione con finiture ed accorgimenti costruttivi/tecnologici di ultima generazione, legati alla destinazione sanitaria”.
Il contratto preliminare registrato a Terni il 27 novembre 2016 “prevedeva la consegna dei locali entro il 3 novembre 2018” ma il ritrovamento di reperti archeologici nell'area interessata dai lavori ha comportato un “complesso iter con conseguente slittamento dei lavori di circa un anno”.
La Usl ha poi manifestato la necessità di utilizzare una superficie maggiore, pari a 2.054,72 metri quadri, facendo passare il costo della locazione a 177.527,76 euro l’anno (oltre Iva), tutto formalizzato nel contratto stipulato il 3 luglio 2019.
“Nel corso del 2020 - ricostruisce ancora la delibera - è emersa la necessità di acquisire ulteriori spazi da destinare ai servizi aziendali presenti nei locali di piazza Vera all’interno di un fabbricato di proprietà comunale non conforme agli attuali requisiti tecnico-organizzativi vigenti e alle esigenze di razionalizzazione degli spazi aziendali. Pertanto - prosegue la delibera - è stata chiesta la disponibilità di una superficie lorda pari a 296,70 metri quadrati al secondo piano del costruendo fabbricato per un canone unitario pari all’originale (7,20 euro/mq) ad invarianza della clausola contrattuale afferente alla data di consegna” prevista per il 30 giugno 2021.
L’emergenza Covid e le sue conseguenze hanno spinto l’azienda a chiedere una proroga nei tempi di consegna, fissata al 31 dicembre 2021, mentre per la Usl si è reso necessario rideterminare la necessità di spazi all'interno della casa di comunità, per cui è stata confermata la richiesta di 2.154,72. metri quadrati per un canone pari a 7,20 euro/mq per complessivi 186.167,80 euro/anno più Iva.
Questa la cifra finale che, al lordo delle tasse, genera un importo pari a 227.124,72 euro per un contratto di sei anni di locazione a decorrere dal primo agosto 2023 e una spesa totale che alla fine dei conti avrà superato la cifra di 1,3 milioni di euro.