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“L’arte nell’uovo di Pasqua”, anche Irene Veschi sostiene l’iniziativa della giornalista Eleonora Daniele

Un’opera dell’artista narnese è stata donata nell’ambito dell’evento che punta a raccogliere fondi a favore dell’associazione Life Inside Onlus

C’è anche l’artista narnese Irene Veschi tra gli artisti che hanno donato una loro opera in beneficenza all’evento “L’arte nell’uovo di Pasqua”. Si tratta di una iniziativa benefica organizzata da Sergio Valente. L’evento, giunto alla sua sedicesima edizione, si svolge nella prestigiosa location di piazza Navona, presso lo Stadio di Domiziano, a Roma. Madrina della manifestazione è stata la giornalista, autrice e conduttrice Eleonora Daniele.

La onlus beneficiaria individuata quest’anno dall’associazione “Gli Amici di Sergio Valente” è l’associazione Life Inside Onlus fondata da Eleonora Daniele, insieme alle sorelle Elisa e Cosetta. L’associazione ha lo scopo di promuovere lo sviluppo cognitivo e il recupero sociale nei confronti dei portatori di handicap, con particolare riferimento a soggetti autistici, opera nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria e si ispira ai principi di solidarietà sociale. La raccolta fondi, promossa dall’associazione “Life Inside”, a cui saranno destinati i fondi ricavati dalla vendita delle opere artistiche, consentirà di sostenere un progetto di trekking integrato realizzato dall’associazione “Fateci posto Aps”.

Irene Veschi espone un’opera in plexiglas e lastre radiografiche, più precisamente una scultura formata da più di tremila pezzi composti a mosaico su una superficie di policarbonato. La scultura è a forma di uovo, così come richiede l’evento. L’opera è alta 37 centimetri. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 12 aprile.

“Attraverso l’opera Frammenti - si legge nella scheda informativa - l’artista Irene Veschi indaga il concetto di io invitando il fruitore a compiere un vero e proprio percorso catartico alla ricerca del sé. La forma dell’uovo, la cui simbologia risale alle cosmologie orfiche, diviene funzionale per amplificare il senso della sua ricerca estetica. L’artista lavora su lastre mediche, un materiale extra-artistico capace di creare immediati e potenti collegamenti estetici con i concetti di anima, invisibile, imperscrutabile e impermanente, dando vita ad una serie di opere che indagano l’animo umano. L’immagine radiografica viene lavorata come fosse un ritratto interiore dell’uomo, la base solida da cui partire per indagare gli infiniti mondi interiori che convivono in un corpo. L’opera si compone di più di 2.500 frammenti di plexiglass e lastre radiografiche mediche su base in policarbonato che danno vita a un un puzzle fatto di tante piccole tessere che divengono simbolo delle infinite esperienze e sensazioni che plasmano l’animo umano. Anima e corpo, materiale ed etereo, stasi e pathos sono le forze generatrici di quest’opera; forze bipolari, positive e negative si scontrano, si respingono e si attraggono generando un vortice di sensazioni capace di trascinarti in una dimensione altra. I materiali usati dall'artista sono plexiglass e lastre radiografiche mediche dipinte su policarbonato. L’opera è alta 37 centimetri e l’uovo ha un diametro di 20 centimetri”.

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