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Inquinamento acustico e ambienti rumorosi, problemi di udito per ottanta persone su cento

L’analisi della dottoressa Letizia Amorini (Mondo Udito): “L’ipoacusia neurosensoriale da rumore è la più diffusa così come l’acufene, il cosiddetto ronzio dell’orecchio”

Una percentuale molto alta: circa l’80%. È quella che riguarda le persone con problemi più o meno seri di udito che si sono rivolti in questi mesi a Mondo Udito, il nuovo centro specializzato che dallo scorso settembre ha aperto in via Tuderte a Narni scalo. A fare il punto della situazione è la titolare del centro acustico, la dottoressa Letizia Amorini.

“Questi primi mesi di attività - spiega - sono andati oltre le nostre più rosee aspettative. Sono tantissime, infatti, le persone che ci sono venute a trovare presso il nostro centro di Narni scalo. Chi viene da noi ha diverse esigenze: c’è chi ci consulta per un semplice controllo, chi è già portatore di apparecchi acustici, chi, invece, si affaccia per la prima volta nel mondo della ‘protesizzazione acustica’ poiché è consapevole di averne bisogno dopo la visita effettuata presso il proprio medico. Per quanto riguarda la prevenzione - continua la dottoressa - abbiamo organizzato in diversi centri sociali Ancescao, gli screening dell’udito secondo le norme anti Covid19; per i centri che hanno desiderato aderire è stato un bene in quanto diverse persone, venute a conoscenza del calo uditivo, hanno poi voluto approfondire ed affrontare la loro situazione di ‘ipoacusia’ dopo la visita medica, mediante l’applicazione protesica e la conseguente riabilitazione uditiva. Dai tanti test dell’udito fatti a Mondo Udito posso dire che almeno l’80% delle persone visitate presenta un calo dell’udito da lieve a medio fino al medio-grave, a seconda dell’età, del lavoro fatto, dello stile di vita e delle abitudini”.

“È sempre molto importante tener conto delle abitudini e delle priorità che ogni individuo ha ed effettuare tutti i test strumentali utili a completare il quadro soggettivo della sensazione uditiva, in modo anche oggettivo e grafico. I test effettuati per la riabilitazione seguono un protocollo audiometrico preciso che dà sempre ottimi risultati; vengono effettuati test in campo libero mediante apposite casse per la valutazione della resa reale delle protesi acustiche e viene sempre adattata al meglio la regolazione dei parametri acustici tramite misurazioni ‘In vivo’ ed in ‘Real Time’ (adattamento durante l’esame in campo libero in ogni orecchio separatamente)”.

“Le persone che vengono - spiega ancora la dottoressa Amorini - sono principalmente di Narni e delle zone limitrofe, compresi molti che arrivano dalle province di Viterbo e Perugia. L’età media delle persone che si rivolgono al nostro studio è di circa 59 anni. L’età media di protesizzazione è molto scesa negli ultimi anni, sia per l’aumento dei controlli acustici e quindi dalla volontà stessa della persona socialmente molto attiva di conoscere e migliorare la propria situazione uditiva, sia per l’incremento delle problematiche dell’inquinamento acustico e della mancata protezione dell’udito in ambienti rumorosi. L’ipoacusia neurosensoriale da rumore è la più diffusa, le persone ipoacusiche con età media più bassa hanno spesso sordità derivanti da problematiche avute da bambini ed anche l’acufene (ronzio dell’orecchio) è sempre più diffuso e si consiglia sempre un approfondimento medico specialistico vario, la protesizzazione in caso di acufene associato a calo dell’udito può comunque aiutare molto per migliorare la sensazione del fastidioso ronzio. Per me - conclude la dottoressa Amorini - il recupero dell’udito delle persone e il conseguente miglioramento della loro qualità della vita è una missione-passione che mi emoziona ogni volta e mi dà la spinta a svolgere sempre meglio questa mia professione”.

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